Batterie agli ioni di sodio CATL: boom fra pro e contro

La cinese CATL ha dichiarato di voler distribuire su larga scala la propria tecnologia di batterie agli ioni di sodio in molteplici settori nel 2026.
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Contemporary Amperex Technology Co., Ltd. (CATL) all’attacco a livello globale nel 2026 con le batterie agli ioni di sodio. Come riporta IT-home, vuole distribuire su larga scala quella tecnologia. Il leader mondiale di accumulatori (inseguito da BYD) punterà anche sull’espansione delle applicazioni nei sistemi di scambio batterie (battery swap). Ad aprile 2025, CATL aveva annunciato il lancio del suo marchio di batterie agli ioni di sodio, Naxtra, dichiarando l’inizio della produzione su vasta scala delle celle. 

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Batterie agli ioni di sodio CATL: per auto e mezzi pesanti

Questi prodotti sono progettati per operare in un ampio intervallo di temperature, da -40 °C a 70 °C, sia nei formati per batterie di trazione per auto sia in una soluzione integrata a 24V per veicoli pesanti. La linea è stata presentata come la prima serie di celle agli ioni di sodio dell’azienda orientata al mercato commerciale. La prossima generazione di batterie supporta un’autonomia di guida puramente elettrica superiore a 500 chilometri per le vetture ed è pronta per la produzione di massa, in linea con la tempistica del 2026. CATL ha dichiarato che la batteria raggiunge una densità energetica fino a 175 Wh/kg e ha superato i più recenti standard nazionali di sicurezza cinesi per le batterie di trazione dei veicoli elettrici; la fornitura su larga scala è prevista in concomitanza con i programmi di lancio dei clienti.

Vantaggi

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I prodotti agli ioni di sodio dell’azienda hanno superato l’ultimo standard nazionale cinese: ci sono rigorosi requisiti di sicurezza per la stabilità termica, per la resistenza agli urti meccanici e per le prestazioni dei cicli di ricarica rapida. CATL ha inoltre evidenziato le caratteristiche prestazionali delle sue batterie con quella tecnologia, sottolineando il loro profilo di sicurezza migliorato rispetto alle tradizionali chimiche agli ioni di litio e i vantaggi prestazionali in condizioni di bassa temperatura, che secondo l’azienda potrebbero risolvere i limiti operativi nelle regioni con freddo estremo. È stato riportato che le celle agli ioni di sodio raggiungono densità energetiche tali da supportare autonomie estese nei veicoli passeggeri, consentendo al contempo minori emissioni di carbonio e una ridotta dipendenza dalle risorse di litio.

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I possibili svantaggi delle batterie agli ioni di sodio: meglio per le citycar secondo noi

Il sodio è più pesante e voluminoso del litio. Per un’auto elettrica, questo è lo svantaggio critico: a parità di volume occupato nel telaio, una batteria al sodio offre circa il 30-40% di autonomia in meno rispetto a una al litio (NMC). L’ingombro maggiore riduce lo spazio destinato all’abitacolo o al bagagliaio. Le attuali batterie al sodio si attestano spesso tra i 1.000 e i 2.000 cicli di carica/scarica, contro i 3.000-6.000 delle LFP.

Questo potrebbe significare una sostituzione del pacco batteria molto più precoce durante la vita dell’auto. Gli ioni di sodio, essendo più grandi, incontrano più resistenza nel muoversi all’interno della batteria. Questo può tradursi in tempi di ricarica alle colonnine Ultra-Fast più lunghi rispetto alle attuali tecnologie al litio. Per un’auto elettrica “ammiraglia” da lunghi viaggi, le batterie al sodio sono attualmente inadatte. A nostro giudizio, troveranno invece spazio nelle citycar, senza grosse pretese a livello di percorrenza reale.