BMW piazza il colpaccio dopo la battaglia UE-USA

BMW mantiene le previsioni 2025 nonostante i dazi Usa perché ha fabbriche negli Stati Uniti.
bmw-435i bmw-435i

Quasi tutti i costruttori auto sono danneggiati dai dazi USA del 15% sulle vetture Made in UE ed esportate negli States, ma BMW sorride: ha fabbriche in territorio yankee, e così non paga tariffe. Pertanto, il costruttore tedesco mantiene le previsioni 2025 senza profit warning, sebbene ci sia un calo di un terzo degli utili trimestrali. La vasta presenza manifatturiera negli Stati Uniti le conferisce un vantaggio rispetto ai rivali – Volkswagen e Mercedes-Benz – che hanno tagliato le stime, riferisce la Reuters. 

Advertisement

Brutta trimestrale

Le consegne nel secondo trimestre 2025 sono in aumento dello 0,4% a 621.477 vetture, ma il fatturato dell’Elica consolidato è peggiorato dell’8,2% a 33,93 miliardi: componente Automotive giù della stessa percentuale a 29,44 miliardi. Gli utili a picco del 30%: quello dell’auto a 1,6 miliardi per l’auto (-40,3%). Perché? Il contesto valutario (euro forte e dollaro debole), il calo della domanda in Cina, i dazi UE sulle auto elettriche fatte da BMW nel Celeste Impero. Per Bruxelles infatti conta dove si fa l’auto, ossia la nazione della Grande Muraglia, e non chi fa l’auto: un Gruppo europeo nel Regno di Mezzo.

bmw usa

Quota 11 miliardi per BMW

Advertisement

Al di là della propaganda di alcuni media compiacenti, se prima il dazio USA era del 27,5% e ora del 15%, c’è poco da festeggiare: è un ostacolo gigantesco per le attività incentrate sull’export. BMW, il cui stabilimento più grande si trova negli Stati Uniti ed è il principale esportatore tedesco di vetture per valore, ha dichiarato di continuare ad aspettarsi che gli utili ante imposte del 2025 siano in linea con l’anno precedente, quando ha registrato poco meno di 11 miliardi di euro. La previsione iniziale di marzo 2025, prima che Trump imponesse i dazi sulle importazioni di auto, resta identica. Il margine per il suo segmento automobilistico? Del 5% minimo e del 7% massimo.

Intelligenza Artificiale col Factory Genius statunitense BMW

Da segnalare lo stabilimento BMW Spartanburg, a Greer nel Sud Carolina, il più grande impianto del Gruppo BMW del mondo: 1400 veicoli al dì fra X3, X4, X5 e X6. Al momento lavorano nello stabilimento di Spartanburg più di 9.000 persone. Presente anche il Performance Driving Performance Driving Center della costa orientale degli Stati Uniti, dove i clienti della possono ritirare la propria auto oppure testare i diversi modelli su una pista pensata appositamente.

Fra l’altro, il sito USA BMW è uno di quelli dove i dipendenti possono chiedere aiuto al nuovo assistente basato sull’Intelligenza Artificiale, Factory Genius: in pochi secondi, suggerisce soluzioni per uno specifico problema del sistema, riducendo il tempo necessario per la diagnosi. Anziché raccogliere contenuti e informazioni dal web, la ricerca si basa su manuali d’uso, dati di qualità, report interni sui guasti e documenti di pianificazione. Sempre aggiornati. Il sistema impiega un Large Language Model, simile a quelli utilizzati in chatbot come ChatGPT e Gemini.

Cina, che dolori

Advertisement

Secondo il CFO Walter Mertl, “grazie a un preciso controllo finanziario, basato su previsioni calcolate, siamo saldamente in linea per raggiungere i nostri obiettivi per l’anno a metà del periodo”. Tuttavia, nel secondo trimestre, gli utili ante imposte sono crollati del 32% a 2,6 miliardi di euro, colpiti dagli effetti valutari e da un calo delle vendite nel Paese del Dragone. Le vendite lì sono scese del 15,5% nella prima metà dell’anno. Il problema è lo strapotere del marchi locali, con tecnologie evolute e powertrain elettrici inimitabili.

X