Non c’è pace per i fornitori tedeschi: il gigante nel settore dei ricambi auto Bosch taglierà fino a 1.100 posti di lavoro entro il 2029 e ristrutturerà il suo stabilimento di Reutlingen in Baviera. Dove ci sono 10.000 impiegati. Infatti, il mercato automobilistico in rapido peggioramento sta riducendo le vendite, come ha dichiarato martedì un alto funzionario dell’azienda, riporta la Reuters. Bosch concentrerà lo stabilimento principalmente sulla produzione di semiconduttori, poiché la produzione di unità di controllo elettroniche non è più competitiva, ha affermato un comunicato.
Pertanto, che l’elettrico crei lavoro è una bugia assodata. Un’illusione verde all’interno della Germania che pare abbia cercato tutto questo con un atto di masochismo imponendo il ban termico.
Nuovi attori affamati
Sentiamo Dirk Kress, vicepresidente esecutivo delle operazioni sui semiconduttori di Bosch: “I necessari tagli di posti di lavoro non sono facili per noi, ma sono urgentemente necessari per garantire il futuro del sito. Il mercato europeo delle unità di controllo è fortemente influenzato dal prezzo e ferocemente conteso da nuovi operatori”, Bosch impiega circa 10.000 persone a Reutlingen. Insomma, il mercato europeo se la vede con nuovi attori, spesso provenienti dall’Asia (in particolare dalla Cina), o aziende innovative che stanno offrendo prodotti a costi inferiori, mettendo sotto pressione i margini dei produttori tradizionali. Per società con strutture di costo più elevate, come quelle tedesche, mantenere la produzione in settori ad alta concorrenza e basso margine diviene davvero difficile da sostenere.

Perché in Europa le sforbiciate sono tantissime
I produttori automobilistici tedeschi ed europei sono stati sottoposti a pressione a causa degli alti costi dell’energia: all’orizzonte peraltro solo nuvoloni neri con prezzi dell’oro blu e dell’elettricità in aumento. Senza contare i costi del lavoro, le stringenti normative ambientali e gli investimenti massicci necessari per la transizione verso l’elettrico e le tecnologie di guida autonoma.
Quale soluzione
La riconversione verso semiconduttori è una soluzione per uscire dalla crisi il più velocemente possibile. I chip sono il cervello dell’auto moderna, indispensabili per le full electric, i sistemi di assistenza alla guida, l’infotainment e la guida autonoma. La pandemia ha evidenziato la vulnerabilità della catena di approvvigionamento di semiconduttori, e molti attori industriali stanno cercando di proporsi come innovatori. Serve tempo e pazienza. Operando al contempo sul personale, da ridurre.