Esercito di auto elettriche km zero in giacenza in Italia ad agosto 2025

Mercato Italia dopato dalle auto elettriche in giacenza nelle concessionarie: tantissime km zero.
Esercito di auto elettriche km zero in giacenza in Italia ad agosto 2025 Esercito di auto elettriche km zero in giacenza in Italia ad agosto 2025

Per Datarorce Italia, l’analisi sullo stock di auto km zero targate tra il 2023, il 2024 e i primi 8 mesi di quest’anno (462.000 unità, di cui 287.000 sono a benzina), vede il 26,9% ancora in attesa di un cliente. Di queste autoimmatricolazioni, oltre la metà delle plug-in hybrid (esattamente il 51,5%, in leggera flessione) è ancora in stock nelle concessionarie, mentre delle vetture elettriche già targate (oltre 25.000 unità) il 54,1% risulta ancora a terra. Con tutte queste BEV km zero, aggiungiamo noi, il mercato in Italia è dopato. 

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Dramma auto elettriche in giacenza in Italia ad agosto 2025: paura delle multe

Obiettivo delle Case, pagare meno multe possibile all’UE per le emissioni di CO2: riguardo ai debiti CO2 maturati sulla base delle effettive immatricolazioni per canale, per tipologia di alimentazione e per marca, le Case hanno già accumulato, giunti ormai ai due terzi dell’anno 2025, sanzioni nei confronti dell’UE per oltre 2,2 miliardi di euro, mentre il livello medio delle emissioni di CO2 rimane stabilizzato (ormai da mesi) a 116 g/km, a fronte di un ancora lontanissimo target medio di 93,6 g/km, illustra Dataforce Italia.

Stellantis e VW, che numeri

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Da notare infine che, delle circa 462.000 km zero targate nel periodo 2023-2025, oltre 258.000 sono dei marchi del Gruppo Stellantis (di cui più di 95.000 del brand Fiat) e più di 53.000 del Gruppo Volkswagen, chiosa Dataforce Italia.

Km zero elettriche in Europa

Non si creda che nel resto dell’UE il giochino non ci sia. Il target è stare alla larga da 16 miliardi di multe UE 2026 sull’immatricolato 2025. Un meccanismo demoniaco spinge a chiudere fabbriche, utilizzare cassa integrazione e solidarietà, tagliare a più non posso, non investire. Al contempo, i prezzi delle BEV sono stellari e quelli delle termiche per salgono: se restassero bassi, tutti comprerebbero benzina e diesel. E le multe salirebbero.

Le macchine restano lì: nessuno le vuole. E allora serve l’immatricolazione della concessionaria. Che la rivende come bene giuridicamente usato. A prezzo iper scontato. Di qui, il mercato in movimento. Con profitti bassissimi, se ci sono.

Esercito di auto elettriche km zero in giacenza in Italia ad agosto 2025

Unione Europea, la nuova Cuba dell’auto

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Mentre il fenomeno è fortissimo al Sud Italia, stracolmo di diesel vecchi, molto inquinanti, altamente insicuri, si fa sentire anche nel resto del Paese. Piano piano, il medesimo male colpisce il resto dell’UE. Dal sogno Green auto elettrica 2019 europeo all’inferno di macchine vetuste e sporche, con disoccupazione automotive diretto e nell’indotto, più l’instabilità sociale. Poi la sinistra verde in Germania e Francia, che ha imposto il proprio volere, si stupisce se il consenso elettorale crolla. Nel frattempo, la Cina con intelligenza sopraffina ne profitta invadendoci. A proposito, se il Dragone usa lo schema delle km zero, molti si scandalizzano: chissà perché invece in UE si può fare allegramente.

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