Un presunto acquirente di una Fiat Grande Panda elettrica si lamenta – in un forum online – dell’autonomia della vettura in autostrada: 160 km. Siccome quella dichiarata è di 320 km, ecco le critiche alla macchina, con la parola “flop” che riecheggia. Premesso che suona strano come proprio noi (anti ban termico) si vada a difendere una full electric; e premesso che ognuno è libero di criticare (entro i limiti della decenza); premesso infine che di certo Stellantis non necessita di difensori d’ufficio e nel caso valuterà il da farsi; a nostro avviso il giudizio negativo del consumatore sul mezzo della Casa italiana non è condivisibile. Sono lamentele senza senza, per cinque motivi.

1) Fiat Grande Panda elettrica: l’autonomia varia
L’autonomia della Grande Panda a corrente è di 320 km, secondo il ciclo di omologazione WLTP (Worldwide harmonized Light vehicles Test Procedures). Trattasi di un test standardizzato per misurare percorrenze e i consumi dei veicoli, compresi quelli elettrici. In condizioni di laboratorio perfette l’autonomia è sempre enormemente più elevata rispetto a quella che si ha in condizioni reali. A spanne, siamo a un 30% di differenza. Il test si svolge in laboratorio e simula condizioni come la guida in città, su strade extraurbane e in autostrada. C’è un apprezzabile sforzo affinché il valore sia più vicino alla realtà rispetto ai cicli di prova precedenti, ma si resta molto lontani dal vero. La Fiat Grande Panda in questione ha una batteria agli ioni di litio da 44 kWh di capacità totale (42 kWh utilizzabili), che garantisce autonomia urbana fino a 340 km ed extraurbana di 280 km. In autostrada, come sempre, la percorrenza crolla.

2) Le condizioni reali sono influenzate da vari fattori
- Velocità: soprattutto in autostrada, si riduce l’autonomia.
- Carico: un veicolo più pesante consuma più energia.
- Utilizzo di climatizzatore e riscaldamento: più la batteria è sotto stress, meno dura
- Stile di guida. Accelerazioni e frenate brusche consumano più energia.
- Condizioni meteo: temperature estreme influenzano l’efficienza della batteria.
La nostra stima
La stima di una differenza del 30% tra autonomia WLTP e quella reale deriva dalla nostra esperienza in mille test drive. Una buona approssimazione, ma non è una regola fissa. Anche perché nel tempo, negli anni, magari la batteria diviene meno efficiente. In condizioni estreme (guida veloce in autostrada) la differenza potrebbe essere maggiore.
3) La forma conta
L’acquirente deve valutare un minimo la forma dell’auto: nel caso della Grande Panda, è tutto fuorché un missile filante in autostrada. È un mini SUV dal look particolare. Sfizioso, ma non adatto a lunghi viaggi verso il Nord Europa come fosse una Volvo anni 1980. Con questa resistenza aerodinamica, che pretese si hanno? È una citycar che può fare qualche scampagnata andando piano, sapendo dove ricaricare, senza scendere sotto il 20%. Bastava chiedere in concessionaria: la compro e la uso in autostrada, che mi dice? Un bene da utilizzare con sapienza: devi puntare all’efficienza del powertrain, quale che sia. Diventa scomoda? E allora compri una termica. Infatti, in Italia, 95 macchine nuove su 100 acquistate sono a benzina (poche diesel). In Europa, l’85%.
4) I problemi in Italia
Al di là dell’oggetto in sé, l’elettrica (Grande Panda o altro), in Italia non ci sono le condizioni per usare una full electric come si fa con una diesel. Poche colonnine, lente, con l’elettricità carissima. Anche i consumi dichiarati dai costruttori per le macchine termiche sono totalmente irrealizzabili nell’uso reale, ma per le elettriche le cose peggiorano. In Cina, con stazioni elettriche rapidissime e molto diffuse, ed energia a prezzo ragionevole, una full electric ha molto più senso.
5) Se sai cosa compri, acquisti con intelligenza
È un po’ come se io acquistassi una Lamborghini, per poi lamentarmi perché non sguscia in centro a Milano fra corsie ciclabili e monopattini elettrici: eppure, mi era stato detto che trattavasi di supercar ultra veloce.
Valore dell’usato: giochiamo d’anticipo
Già che ci siamo, spostiamoci in là nel tempo, quando l’acquirente dell’elettrica la vorrà rivendere fra qualche anno: gli preannunciamo che il mezzo sarà fortemente svalutato. È l’obsolescenza tecnologica precoce delle elettriche. Al massimo, ti copri in parte se la compri a rate col Valore Futuro Garantito, ma ci paghi il costo del finanziamento e spesso resti legato al marchio.