La nuova Fiat Pandina è destinata a essere uno dei modelli più importanti della nuova strategia della casa automobilistica. Secondo le indiscrezioni più attendibili, il debutto è atteso tra il 2028 e il 2029 e segnerà un passaggio importante per Fiat nel segmento A, che resterà centrale non solo in Europa ma anche in altri mercati globali. L’erede dell’attuale Panda avrà infatti una vocazione internazionale e dovrebbe essere commercializzata anche in Nord Africa e Sud America, probabilmente con una denominazione diversa.
La nuova generazione di Fiat Pandina pensata per stravolgere il suo segmento

La produzione, salvo cambiamenti di programma, resterà in Italia. La nuova Pandina dovrebbe nascere nello stabilimento Stellantis di Pomigliano, dove già oggi viene assemblata l’attuale generazione. La linea produttiva sarà rinnovata per accogliere una piattaforma completamente nuova, più moderna e adatta alle tecnologie che caratterizzeranno il modello. Le dimensioni, invece, non subiranno stravolgimenti: la lunghezza dovrebbe attestarsi intorno ai 3,6 metri, mantenendo una chiara separazione dalla Grande Panda, pur condividendone alcuni elementi stilistici.
Dal punto di vista del design, la nuova Pandina punterà su un equilibrio tra modernità e richiami storici. Sono attesi diversi riferimenti alla Panda originale degli anni Ottanta, reinterpretati però in chiave contemporanea, con soluzioni già viste sulla Grande Panda ma adattate a un modello più compatto e urbano.
Per quanto riguarda le motorizzazioni, il fulcro della gamma sarà rappresentato dalle versioni elettriche. I motori termici tradizionali sembrano destinati a scomparire, mentre resta aperta l’ipotesi di una variante ibrida, la cui fattibilità dipenderà dall’evoluzione delle normative europee sulle emissioni. Proprio le regole sempre più stringenti rendono infatti complesso mantenere prezzi competitivi per le versioni a benzina.
Sul fronte dei prezzi, Fiat punta a un posizionamento molto aggressivo. Si parla di una possibile Pandina ibrida sotto i 12.000 euro al netto di incentivi, mentre la versione elettrica dovrebbe partire da meno di 15.000 euro, offrendo al tempo stesso un’autonomia adeguata all’uso quotidiano. Con queste premesse, la nuova Pandina punta a restare un riferimento nel segmento A, affrontando una concorrenza sempre più agguerrita, inclusi i nuovi costruttori cinesi e rivali europei come Dacia e Citroën.
