La futura Fiat Pandina è destinata a diventare uno dei modelli più importanti della strategia Fiat per la seconda metà del decennio. Il suo debutto è atteso intorno al 2028 e, anche in questa occasione, la produzione dovrebbe restare a Pomigliano d’Arco, così come avviene da anni per l’attuale Panda. Se n’è tornato a parlare negli ultimi giorni durante l’avvio ufficiale della produzione della Fiat 500 Hybrid a Mirafiori, evento al quale erano presenti sia Olivier Francois sia il CEO di Stellantis Antonio Filosa. Proprio Francois ha ribadito quanto la nuova Pandina sarà centrale per il futuro del marchio.
Fiat Pandina: la nuova generazione sarà fondamentale per il marchio

Secondo quanto trapelato, l’obiettivo è quello di offrire un’auto compatta, prodotta in Europa e con un prezzo accessibile, capace di rispondere alla crescente richiesta di citycar elettriche economiche. Il manager francese ha infatti lasciato intendere che la versione a zero emissioni potrebbe scendere sotto la soglia dei 15.000 euro, un valore che aprirebbe scenari molto interessanti nel segmento A.
Considerando che accanto all’elettrica sono previste anche varianti ibride, il prezzo d’ingresso potrebbe addirittura avvicinarsi ai 12.000 euro per le versioni entry-level. Se questi numeri venissero confermati, la Pandina diventerebbe una delle auto più competitive del mercato europeo per rapporto tra prezzo e contenuti.
Dal punto di vista stilistico, la nuova Pandina riprenderà molti elementi introdotti con la Grande Panda, dalla quale deriverà l’impostazione generale del design. Non mancheranno però richiami alla Panda originale degli anni Ottanta, con un’impronta leggermente retrò che punta a conquistare anche il pubblico più nostalgico. Anche l’abitacolo dovrebbe seguire la filosofia già vista sulla Grande Panda, con un’impostazione moderna ma essenziale.
