Ecco un nuovo membro Consiglio Sorveglianza Volkswagen: Susanne Wiegand, proveniente dall’industria della difesa, succede a Marianne Heiß, che ha rassegnato le dimissioni con effetto dal 4 luglio 2025. La prima presiede anche il Comitato di revisione, riporta automobilwoche. Il manager ha più di 20 anni di esperienza in ruoli dirigenziali in aziende internazionali quotate in Borsa e a conduzione familiare (ingegneria, cantieristica navale e – come detto – difesa). In precedenza è stata CEO del produttore di ingranaggi per carri armati Renk. La sua esperienza include strategie di crescita, IPO, trasformazione e mercati industriali, nonché gestione del rischio, conformità e controllo delle esportazioni.
No alle maliziose interpretazioni
Siccome da tre mesi si parla di conversione industriale tedesca – dall’auto ai carri armati – e siccome l’UE vuole armarsi contro la Russia investendo somme pesantissime, allora qualcuno con malizia fa ipotesi irrealistiche nei social: sarebbe un piccolo passo verso il settore difesa. In realtà, è solo una coincidenza. Si tratta di un dirigente profilo di altissimo livello, tutto qui. La sua esperienza in strategie di crescita, trasformazione, mercati industriali, gestione del rischio, conformità e controllo delle esportazioni vale oro per qualsiasi grande azienda, incluso un gigante come VW. Che punta dritto solo all’auto, specie elettrica, per fare concorrenza ai cinesi.

Cos’era successo a marzo 2025
In passato, a marzo 2025, s’era parlato della possibilità che Rheinmetall (azienda tedesca leader nel settore della difesa) potesse acquisire o utilizzare stabilimenti inattivi di Volkswagen per la produzione militare, inclusi carri armati. Il CEO Volkswagen, Oliver Blume, aveva espresso solo l’apertura a esplorare opportunità nel settore della difesa e a fornire consulenza e supporto. Poi, il silenzio. Fatta eccezione per i continui richiami UE all’esigenza del riarmo anti Putin.