Inferno per i proprietari di auto diesel Euro 5 nel Bacino Padano: rischio stop che mette nei guai. Dal 1° ottobre 2025, e potenzialmente con scadenza al 15 aprile 2026, le vetture a gasolio Euro 5 potrebbero essere bandite dalla circolazione nei Comuni con oltre 30.000 abitanti durante i giorni feriali, dalle 8.30 alle 18.30 in Lombardia, Piemonte, Veneto ed Emilia-Romagna. Scenario da incubo da ripetere annualmente dal 15 settembre al 15 aprile, per un protocollo tra il governo e le Regioni del Bacino Padano.
Incubo paralisi diesel Euro 5 nel Bacino Padano: perché
La misura nasce dall’esigenza di migliorare la qualità dell’aria in una delle aree più inquinate d’Europa. Nel Bacino Padano non si respira per gli elevati livelli di smog, specie il particolato (PM10 e PM2.5) e gli ossidi di azoto (NOx). Colpa di chi? Caldaie, industrie, mezzi pubblici vetusti e inefficienti. E in piccola parte copa delle auto. Le direttive europee sulla qualità dell’aria impongono agli stati membri di raggiungere determinati valori limite. C’è l’Unione Europea, come confermato dalla Corte di Giustizia Europea che intende multarci per troppo smog. Si parla di un miliardo di euro.
Cosa vuole fare Salvini
Il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, ha espresso il suo disaccordo, definendo la misura come una “follia europea” e una conseguenza del “Green Deal” della Commissione von der Leyen, una “fesseria economico-industriale”. Un futuro emendamento al decreto Infrastrutture numero 73, approvato dal governo il 19 maggio 2025 e pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 21 maggio, potrebbe modificare tutto. Si vedrà. Se e quando arriverà la modifica al decreto, sarà il Parlamento a dire sì o no entro il 19 luglio 2025. Quel giorno, o il decreto viene convertito in legge o decade. Con esso l’eventuale emendamento.
Ricapitoliamo. Se tutto va bene, le diesel Euro 5 circolano. Se va male, è stop per centinaia di migliaia di italiani. Che non hanno soldi per comprare vetture più recenti. Col prezzo del listino del nuovo alle stelle, è un problema pesantissimo. L’usato è carissimo, e prima o poi anche quello viene stoppato. Il car sharing fa sorridere: un flop.
In Lombardia c’è una stima di oltre 400.000 veicoli Euro 5 diesel coinvolti. In Piemonte 250.000. In Emilia-Romagna e Veneto si parla di circa 180.000 a testa. Totale: un milione.
Polizia in strada: alt e stangata
Rischiare la multa? Non è il caso. Se la Polizia ferma il diesel Euro 5 su strada, sono 168 euro. In caso di recidiva, due infrazioni identiche commesse nell’arco di due anni, 168 euro, e sospensione della patente di guida da 15 a 30 giorni (articolo 7, comma 13-bis, del Codice della Strada).
Così le Regioni del Nord vincono facile contro chi ha una diesel Euro 5
I dati Unrae (Unione nazionale rappresentanti autoveicoli esteri) offrono una panoramica del parco auto circolante in Italia al 31 dicembre 2023: l’età media delle circolanti sul territorio italiano ha raggiunto i 12,8 anni. Si è schizzati dai 12,5 anni del 2022 ai 12,8 anni a fine 2024: un costante invecchiamento con oltre 40 milioni di di mezzi, in crescita dell’1,3% rispetto al 2023 e con sei milioni di unità in più rispetto al 2009. Antecedenti a Euro 4 oltre 17 milioni di con più di 15 anni di anzianità, il 37,5% risponde alla Direttiva Euro 6. Il 16,9% Euro 5, ossia circa 3,8 milioni di veicoli. Complessivamente, il 57,9% delle è over 10 anni. Le auto a benzina sono il 42,6% del circolante; le diesel il 42,2%. Chiaro che le multe contro le diesel Euro 5 nel Bacino Padano (senza contare gli Euro inferiori) saranno tantissime.
In quanto al mercato del nuovo, è stagnante: 139.390 unità immatricolate, in calo dello 0,2% rispetto a maggio 2024. Nei primi cinque mesi del 2025, le immatricolazioni totali ammontano a 722.452 unità, con una leggera flessione del -0,5% rispetto allo stesso periodo del 2024. Questo dato mostra una debolezza complessiva del mercato nel corso dell’anno.
