Siccome i privati rifiutano l’auto elettrica nell’Unione Europea (15% di quota mercato, un flop), allora Bruxelles pensa all’obbligo di flotte BEV per aziende e società di noleggio a lungo termine nel 2030: contro questa visione si schierano Italia e Germania, in attesa del bando termico 2035. Che puntano su auto a benzina e diesel e ibride pulite di ultima generazione, insomma sulle macchine a combustione, sulla neutralità tecnologica.
Intesa Roma-Berlino a difesa dell’auto termica: posizione comune
C’è una posizione comune tra il ministero delle Imprese italiano e ministero tedesco per gli Affari economici sull’iniziativa della Commissione Europea per la decarbonizzazione delle flotte aziendali. Un passo avanti decisivo, successivo all’incontro che si è svolto a Berlino il 21 luglio tra il ministro Adolfo Urso e l’omologo teutonico Katherina Reiche. L’intesa vede i due dicasteri concordi nel chiedere all’Europa una linea d’azione flessibile ed equilibrata, insieme a incentivi e strumenti che facilitino il processo di transizione.

Potenti lobby green scatenate
Chi c’è dietro l’obbligo di BEV per le flotte nel 2030 e il ban termico 2035? Lobby green potenti, che influenzano le politiche di Bruxelles ormai da un decennio, col Green Deal auto elettrica 2019 e con le mega multe di 16 miliardi di euro alle Case troppo inquinanti. Non si fermeranno neppure alla clausola di revisione 2026 in virtù dell’esercito di disoccupati automotive, e dei giganti dal futuro incerto.
Ma Italia e Germania potrebbero dividersi
Va tuttavia detto che in passato l’Italia ha fatto pressing affinché le auto alimentate da biocarburanti fossero ammesse anche dopo il 2035, mentre la Germania spinge per gli e-fuel. Può darsi che in futuro i due Paesi seguano traiettorie differenti in materia, se e quando l’UE dovesse prendere in esame un’alternativa alle BEV. Un’altra strada ancora sono le macchine PHEV a benzina ibride con grande motore termico.
Invecchiamento generalizzato con vari rischi
Qualora invece Bruxelles seguisse le lobby green, le attuali auto a benzina o diesel o ibride potranno continuare a essere guidate dopo il 2035. È un divieto di vendita in UE, non un divieto di circolazione. La vita media di un’auto è di 15 anni: probabile che si allunghi di parecchio, giacché le BEV sono carissime e scomode per la mancanza di colonnine veloci e per il prezzo dell’elettricità. Con ripercussioni negative per sicurezza stradale, ambiente, costi sociali, polizze assicurative.