L’ad Stellantis Filosa a tutto termico: ha incontrato i sindacati italiani a Mirafiori, chiedendo il loro appoggio per modificare le regole UE sull’auto. Si punta a regole più realistiche per rilanciare la produzione. Tradotto, no al ban dei motori a combustione 2035 con super multe nei prossimi anni alle Case che sgarrano nel 2025. Per il capo del Gruppo euroamericano, serve rivedere la regolamentazione europea, che non tiene in debito conto della realtà del mercato e del contesto industriale. Un target collettivo: si lavora con l’Acea (costruttori) e con la Commissione Europea.
Filosa chiede l’appoggio dei sindacati sulle regole
Per fare tutto questo – dice il CEO Stellantis – c’è bisogno del supporto di tutti gli stakeholder, ed in particolare delle organizzazioni sindacali di tutte le aree in cui operiamo, “a partire da voi qui in Italia dove abbiamo un grande piano che si chiama Piano Italia”. Problema: l’UE ha imposto obiettivi stringenti in un breve lasso di tempo. Questo ha spiazzato domanda e offerta. “Dobbiamo cambiare le regole per riuscire a offrire ai nostri clienti l’intera gamma di veicoli che desiderano e che possono acquistare: solo così sarà possibile rilanciare la produzione”. Cosa serve per Filos?
- Aprire al concetto di neutralità tecnologica.
- Misure che incoraggino il rinnovo del parco auto.
- Sostenere il segmento delle piccole auto.
- Rivedere i target imposti sui veicoli commerciali, che non sono raggiungibili.
Con la Fiat 500 ibrida, ecco 400 assunzioni a Mirafiori
Secondo Filosa il piano sta rispettando le tempistiche annunciate: lo dimostrano i prossimi lanci della Fiat 500 ibrida, la cui produzione inizierà a novembre a Mirafiori, e della nuova Jeep Compass che inizieremo a produrre nelle prossime settimane a Melfi. Inoltre, arrivano 400 assunzioni per lo stabilimento di Mirafiori per sostenere lo sviluppo produttivo della nuova Fiat 500 ibrida con l’avvio del secondo turno a partire dal mese di febbraio 2026. “Non è abbastanza, ma quello che posso dirvi è che è tutto quello che potevamo fare considerato il contesto. È per questo che dobbiamo risolvere insieme il problema della regolamentazione”. E ancora: “Oggi con voi voglio ribadire con fermezza il nostro impegno nei confronti dell’Italia, un Paese al centro della nostra visione strategica. Il Piano Italia è solido e confermato. Abbiamo sempre uno sguardo rivolto alla realtà del mercato”.

I problemi Stellantis in Italia
- I sindacati chiedono l’assegnazione di un secondo modello per garantire la piena occupazione e un rilancio stabile della storica fabbrica torinese. Insomma, notano le sigle, il piano industriale per l’Europa e per l’Italia sarà completato anche sulla base delle scelte che l’UE assumerà. Gli imponenti investimenti negli Usa sono facilitati proprio da una regolamentazione orientata al sostegno all’industria e non fossilizzata esclusivamente sull’elettrico.
- A Cassino è quasi stallo la transizione alla piattaforma STLA Large è ancora ferma, complice la decisione di affiancare alle nuove Alfa Romeo BEV anche varianti ibride, con conseguente slittamento dei lanci al 2027.
- Per la Gigafactory di Termoli, ACC sta ancora valutando i suoi piani di investimento per l’Italia, così da prendere una decisione entro fine 2025. Certo che, aggiungiamo, con l’auto elettrica flop in UE, la sfida della fabbrica di batteria diviene davvero difficile.
- Non ultimo, la questione Maserati, affidata a Imparato.