FAW entra in Leapmotor? Tre vantaggi e tre svantaggi per Stellantis

Se il colosso statale cinese FAW entrasse in Leapmotor, ci potrebbero essere pro e contro per Stellantis: la nostra previsione.
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Si rincorrono le voci su FAW che potrebbe entrare in Leapmotor. Se questo accadesse, noi vediamo tre pro e tre contro per il Gruppo guidato da Antonio Filosa. Solo nostre previsioni elaborate sulla scorta degli attuali dati finanziari.

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Tre pro

  • Per Stellantis, che detiene il 21% di Leapmotor e il controllo (51%) della joint venture Leapmotor International per la distribuzione globale, questa eventuale mossa di FAW è un acceleratore di efficienza. Si generano economie di scala maggiori, abbassando il costo unitario di batterie, motori e architetture. Siccome le BEV costano carissime, si avrebbe un asso di cuori in mano da giocare in Europa.
  • FAW ha risorse significative per la ricerca e sviluppo. La cooperazione fornirebbe a Leapmotor capitale aggiuntivo per accelerare lo sviluppo della prossima generazione di piattaforme elettriche intelligenti. L’investimento di un’azienda di proprietà dello Stato come FAW conferisce alla società di Hangzhou un’enorme stabilità politica. Si sottrae con una certa agilità alla selezione naturale derivante dalla guerra commerciale in Cina: su 130 marchi, ne resteranno una ventina. I più forti anche sotto il profilo finanziario. 
  • FAW è un colosso con una profonda integrazione nelle catene di fornitura cinesi. Ha enorme potere contrattuale sui fornitori critici, tutti orientali: batterie, tecnologie, terre rare, chip. Sebbene Stellantis abbia ridimensionato le sue operazioni in Cina, la partnership tra Leapmotor e FAW sarebbe un assist per entrare più in profondità nel Paese del Dragone. 

Tre contro

  • L’ingresso di FAW aggiungerebbe un attore forte con gli interessi del governo cinese al tavolo decisionale di Leapmotor. Questo complicherebbe le cose per il Gruppo euroamericano. Proprio adesso che la Casa orientale sta decollando.
  • L’obiettivo di FAW potrebbe essere anche quello di utilizzare la tecnologia Leapmotor per rafforzare i propri marchi, come Hongqi. C’è il rischio che la piattaforma di Leapmotor venga utilizzati per accelerare la crescita di un altro colosso automobilistico cinese. In diretta concorrenza con Stellantis. Giocando in casa, il gigante statale avrebbe la precedenza.
  • Un conto è accordarsi in due. Un altro è trovare un punto d’incontro quando si è in tre, col terzo che è statale.
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In che percentuale?

A quanto pare, FAW punta al 10% di Leapmotor: un’alleanza strategica che ridefinisce il panorama cinese. L’interesse si basa su un memorandum d’intesa di cooperazione strategica firmato lo scorso 3 marzo. Prevedeva due direttrici: lo sviluppo congiunto di veicoli a nuova energia e componenti, e l’esplorazione di una più profonda cooperazione a livello di capitale. Leapmotor si è già aggiudicata un appalto per lo sviluppo congiunto di un veicolo completo del marchio Hongqi di FAW. Fonti interne indicano che un primo modello è in fase di sviluppo e sarebbe destinato al lancio sui mercati esteri nella seconda metà del prossimo anno, sfruttando i canali di distribuzione internazionali di FAW.

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Il target è migliorare la competitività dei prodotti attraverso l’integrazione tecnica e approfondire la cooperazione a livello di capitale tra le due aziende. Per il Gruppo FAW, che nonostante abbia venduto oltre 339.000 veicoli green nel 2024 ha riscontrato difficoltà nelle vendite dei suoi modelli elettrici Hongqi di fascia alta, questa partnership è vista come un passo per sfruttare la sua presenza nel segmento NEV e accelerare lo sviluppo in questo settore. Insomma, un gigante che per ora non corre: l’altra società cinese farebbe da propellente.