Stellantis con Leapmotor: la cinese FAW può rovinare il sogno?

Indiscrezioni su un possibile ingresso di FAW nel capitale Leapmotor. Proprio ora che il partner di Stellantis iniziava a volare.
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La cinese Leapmotor – partner di Stelllantis – va così bene che il Gruppo statale FAW gli ha messo gli occhi addosso: sarebbe un brutto colpo per la società guidata da Antonio Filosa. Diversi media orientali riferiscono che First Automobile Works avrebbe ottenuto il via libera regolamentare per acquisire una partecipazione attraverso un aumento di capitale. Annuncio atteso nei prossimi giorni. Occhio: si parla di FAW che mangerebbe la maggioranza. Leapmotor nega: c’è solo una collaborazione con la connazionale sul piano tecnico, in base al memorandum d’intesa firmato il 3 marzo 2025. Pertanto FAW non è né azionista strategico né un potenziale acquirente.

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Leapmotor e Stellantis: la struttura oggi

Con la struttura azionaria attuale, il fondatore di Leapmotor Zhu Jiangming e le parti a lui collegate detengono il 25,8% del capitale. Stellantis il 21,26%. Certo che se FAW salisse a comandare, sarebbero dolori. Il castello dei sogni creato dall’ex CEO Tavares crollerebbe. Da gennaio a ottobre, Leapmotor ha consegnato 465.805 veicoli, con un aumento del 120,72% rispetto all’anno precedente: è nel momento migliore, in piena e costante ascesa a livello quantitativo, qualitativo e di immagine internazionale.

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L’ingresso di Stellantis nella società risale al 2023, quando il manager lusitano mise in piedi l’operazione per profittare della potenza elettrica del Dragone. Infatti il CEO Filosa – ereditando un asset di questa fattezza – ha lasciato tutto intatto. Ma se FAW, dello Stato cinese, Faw rilevasse una quota di maggioranza relativa in Leapmotor, i piani dell’azienda euroamericana ne sarebbero sconvolti. 

Azzardo vincente

L’alleanza strategica tra Stellantis e il produttore cinese di veicoli elettrici (EV) Leapmotor è stata concepita come una mossa audace, quasi una polizza assicurativa: forse verrebbe meno la joint venture (Leapmotor International), con Stellantis in controllo del 51% per la produzione e la distribuzione dei veicoli Leapmotor fuori dalla Cina. Coi marchi occidentali così deboli nell’elettrico, il campo BEV verrebbe occupato specie dai cinesi, mentre per i brand tradizionali ci sarebbe spazio col termico in Europa e USA. FAW, azienda di Stato, potrebbe puntare su obiettivi di politica industriale prettamente cinese: promozione di tecnologie domestiche e crescita del mercato interno dove c’è una spietata guerra dei marchi con sconti fortissimi. A scapito degli interessi di espansione globale perseguiti da Stellantis. Il timore è che l’influenza di FAW possa limitare la libertà operativa.

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Possibili contromosse Stellantis

Se le voci si concretizzassero, Stellantis potrebbe considerare di aumentare la propria partecipazione, pur sapendo che superare un attore statale come FAW sarebbe economicamente insostenibile o politicamente sconsigliato. La chiave risiede nei termini della joint venture Leapmotor International. L’azienda capeggiata da Filosa deve assicurarsi che gli accordi preesistenti proteggano il trasferimento tecnologico e i diritti di produzione e distribuzione al di fuori della Cina, indipendentemente dai cambiamenti nella struttura azionaria di Leapmotor. L’incertezza potrebbe spingere Filosa a intensificare la ricerca di alternative o a velocizzare lo sviluppo di piattaforme BEV proprietarie per ridurre la dipendenza strategica da Leapmotor. Il potenziale ingresso di FAW rappresenta una rivoluzione insidiosa. L’ombra del colosso statale cinese minaccia di trasformare una partnership basata sulla visione in un campo di battaglia per il controllo aziendale e tecnologico.