Produzione italiana Stellantis: assist da Francia e Germania 

Da qui al 2028 la produzione francese Stellantis potrebbe scendere: un primo assist eccezionale per la produzione italiana. Mente la Germania è per il no al ban termico 2035.
Stellantis - Produzione della Fiat Panda a Pomigliano Stellantis - Produzione della Fiat Panda a Pomigliano

Dopo il +17% del 2025, da qui al 2028 la produzione francese Stellantis potrebbe scendere: trattasi di primo un assist eccezionale per la produzione italiana. Un secondo arriva dalla Germania. Ma andiamo con ordine.

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In Francia usciranno 590 mila veicoli annui con un -11% (fonte Financial Times). L’Italia, oggi a metà dei volumi, ha modo di piazzare la rimonta con Mirafiori e le nuove allocazioni a Melfi. Secondo le stime dei sindacati francesi, i cinque stabilimenti transalpini si preparano a una nuova fase discendente: tra il 2025 e il 2028 l’output dovrebbe scendere con un rallentamento più forte rispetto a quello dell’intero mercato europeo. Di qui le preoccupazioni del governo francese e dei lavoratori.

Stellantis, i numeri in Francia

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Stellantis in Francia chiuderà l’anno con una produzione più che doppia rispetto all’Italia: 661 mila veicoli contro poco più di 300 mila, grazie soprattutto al pieno regime di Sochaux con i nuovi Suv Peugeot 3008 e 5008. Ma le cose stanno per cambiare. Tutti i cinque impianti – Sochaux, Poissy, Rennes, Hordain e Mulhouse – vedranno una riduzione dei volumi nei prossimi tre anni. Poissy, storico sito alle porte di Parigi, è quello messo peggio: i modelli in produzione sono a fine ciclo. La società ha annunciato un investimento da 20 milioni nel riciclo e nella lavorazione dei metalli (200 posti), ma per i sindacati non basta.

Rivoluzione UE tedesca: la seconda possibile buona notizia per l’Italia

La produzione Stellantis in Italia salirebbe ancora se l’UE eliminasse il ban termico 2035 che fa chiudere le fabbriche causando disoccupazione. Un report McKinsey per Clepa conferma la debolezza strutturale del mercato europeo: tra il 2024 e il 2028 la produzione di veicoli leggeri crollerà del 6%, a 8,9 milioni. Nel 2024 l’Europa ha sfornato il 30% di mezzi in meno rispetto al 2017. Il Gruppo guidato da Filosa è quello che negli ultimi anni ha registrato il calo più significativo dei volumi in Europa tra i grandi costruttori. Ecco perché c’è stata la cancellazione del piano elettrico di Tavares. Con la Germania che preme per la cancellazione del tutto elettrico 2035, la situazione cambia: c’è il gigante che conta in UE a spingere per i motori a benzina e diesel. 

fiat 500 ibrida

Italia in attesa

Nei primi nove mesi del 2025 gli stabilimenti italiani hanno perso il 31,5% della produzione rispetto al 2024, e l’intero anno si chiuderà con poco più di 300 mila veicoli.

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Il cambio di rotta farebbe comodo anche al governo Meloni: in passato era stato ventilato un target di un milione di vetture Made in Italy grazie anche agli incentivi. Poi il ministero delle Imprese disse no ai bonus, reputandoli inutili. Tornati grazie al ministero dell’Ambiente che ha detto sì ai bonus, non essendo riuscito a usare i 597 milioni di euro europei del PNRR per le colonnine veloci. Mirafiori, Melfi e Pomigliano restano ampiamente sotto utilizzati, con circa metà della forza lavoro ancora in ammortizzatori sociali. 

Quelle agevolazioni sono inutili e anzi dannose, drogando il mercato. Le soluzioni per un maggiore output Stellantis arrivano solo da Francia e Germania.