Le auto ibride PHEV sono il nuovo demone per le lobby green

Le associazioni ecologiste danno addosso alle auto ibride PHEV, ultimo ostacolo prima della vittoria totale dell’elettrico.
Le auto ibride PHEV sono il nuovo demone per le lobby green Le auto ibride PHEV sono il nuovo demone per le lobby green

Dopo la crociata anti diesel moderno e pulito, e contro le vetture a benzina tecnologicamente evolute, ecco la battaglia anti auto ibride PHEV: le macchine termiche con batteria ricaricabile sono il nuovo demone per le lobby green. Perché? Siccome il ban termico 2035 è improponibile sotto ogni profilo, inclusa la disoccupazione dilagante, le Case auspicano che il 12 settembre 2025 la Commissione Ue – nel Dialogo Strategico – apra almeno alle ibride di questo tipo. Da qui al tutto elettrico fra 10 anni, resta quindi solo un ostacolo, il Plug-in Hybrid Electric Vehicle con motore a combustione, a benzina. Parola che non si può nominare in UE a quanto pare.

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Per T&E, consumatori indotti in errore dalle PHEV della Case auto europee

Per Transport & Environment, i dati ufficiali sull’utilizzo reale dei veicoli ibridi plug-in sono stati a lungo documentati e hanno dimostrato che le emissioni nel mondo reale sono di molte volte superiori ai valori ufficiali. L’analisi di T&E mostra che questo divario è ora cresciuto di un fattore pari a cinque. La cosa ha indotto in errore i consumatori riguardo alle emissioni e all’efficienza dei consumi reali dei PHEV. E ha permesso alle Case automobilistiche di utilizzare le ibride ricaricabili come veicoli di conformità e di indebolire significativamente i loro obiettivi di CO2 spacciandoli come mezzi a basse emissioni. 

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Lo studio T&E

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T&E ha analizzato i dati EEA del 2023, che includono 806.000 PHEV. I risultati? 

  1. Le emissioni di CO2 reali dei modelli PHEV immatricolati nel 2023 sono quasi cinque volte superiori alle emissioni ufficiali. Questo divario nel mondo reale si è ampliato nel corso degli anni, passando da 3,5 nel 2021 a 4,9 nel 2023, in base ai dati ufficiali trasmessi dai contatori di consumo di carburante di bordo.
  2. La forbice è causata principalmente da ipotesi errate sulla quota di modalità di guida elettrica che porta a una drastica sottovalutazione delle emissioni ufficiali dei PHEV.

Attacco frontale alle Case

Lucien Mathieu, direttore auto di T&E: “Le ibride plug-in sono ancora peggiori per il clima di quanto affermino i produttori di auto. L’industria automobilistica sta chiedendo all’UE di chiudere un occhio in modo da poter ritardare gli investimenti in auto completamente elettriche. La Commissione UE deve tenere duro e attenersi ai fattori di utilità già concordati per il 2025 e il 2027”. Alla vigilia del 12 settembre, le “armi” delle due lobby (Gruppi auto e green) si fanno sempre più affilate. Sarà un incontro di tre ore animato a Bruxelles.