Quando i Carabinieri hanno ricevuto in dotazione una Maserati MCPura e un’Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio, il web si è infiammato. Non è difficile incrociare (ben più di) qualche commento che lamenta l’utilizzo sconsiderato dei soldi dei contribuenti. Così, i social gridano, con centinaia, o perché no migliaia, di utenti convinti che queste straordinarie auto arrivino all’Arma grazie al “portafoglio collettivo”. D’altronde la Maserati in questione costa ben oltre 200mila euro, mentre la Giulia Quadrifoglio supera i 100mila euro. La polemica può essere in agguato in questi casi.

In realtà, stavolta la verità è molto più semplice, e decisamente meno scandalosa. Appena un paio di settimane fa, nella cornice solenne della consegna ufficiale a Roma, Stellantis ha messo a disposizione dell’Arma dei Carabinieri i due autentici pezzi da collezione. Ecco, dunque, alla cerimonia la Maserati MCPura, supercar elettrificata del Tridente, e l’iconica Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio, entrambe in livrea d’ordinanza.
Le vetture, precisa il gruppo in un comunicato ufficiale, non sono state acquistate dallo Stato, ma “messe a disposizione” per l’impiego in missioni sanitarie urgenti come il trasporto di organi e sangue. In pratica la Maserati e l’Alfa sono arrivate gratis per i Carabinieri.
Nessuna gara pubblica, nessun bando, nessun assegno staccato dal Tesoro. Solo una collaborazione tra industria e istituzioni, nel solco di una tradizione che unisce prestigio meccanico e servizio civile.

Nonostante diverse testate e le dichiarazioni Stellantis ribadiscano che le due vetture sono frutto di un gesto di partnership, non di un contratto di fornitura, c’è ancora chi non compreso quanto accaduto. E forse non ha proprio letto nulla tranne qualche altro commento sui social. È inutile cercare voci di spesa nel bilancio del Ministero della Difesa: non ci sono.
Chi continua a sostenere il contrario probabilmente confonde un’auto “donata” con un’auto “pagata”. Qualcuno lamenta che benzina, bollo e ogni altra tassa sia a carico dei contribuenti. Le Maserati e Alfa Romeo in questione potranno anche sembrare uno spreco o sprecate, ma c’è una missione nobile che attende queste vetture destinate all’utilizzo straordinario e speciale: la consegna urgente di organi e sangue. Tutt’altro che uno spreco.
Certo, il ritorno d’immagine per Stellantis è notevole: vedere le proprie meraviglie a quattro ruote in divisa blu con lampeggianti vale più di una campagna pubblicitaria. Ma l’Arma ci guadagna altrettanto, in efficienza e reputazione, mettendo al servizio dei cittadini mezzi di altissimo livello.
