Maserati, lo spettro della cessione: la cura cinese è la soluzione?

Le sfide per Maserati restano non trascurabili, con una concorrenza agguerrita e la necessità di investimenti importanti.
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Uno dei simboli più prestigiosi del lusso italiano è a rischio? Maserati, secondo le ultime indiscrezioni, lanciate dalla testata spagnola La Tribuna de Automoción, vedono il colosso cinese Dongfeng seriamente interessato all’acquisizione dello storico marchio del Tridente. Non è la prima volta che si parla dell’interesse cinese per il Tridente, forse ci siamo persino abituati a questo punto.

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La reazione di Stellantis, è stata immediata e, a suo modo, quasi indignata. C’è stata infatti la smentita con fermezza di qualsiasi trattativa in corso. Il marchio del Tridente resta “parte integrante” del portfolio del Gruppo.

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Queste voci di cessione, però, arrivano (prevedibilmente) in un momento molto delicato. Nonostante il recente debutto di modelli come il SUV Grecale e la nuova GranCabrio, Maserati fatica clamorosamente a raggiungere i volumi di vendita auspicati e, nel vasto ventaglio di brand Stellantis, stenta a trovare una collocazione chiara. Insomma, il Tridente è al centro di un crocevia strategico tra la necessità di rilancio e la pressione per preservare quella sacrosanta identità italiana.

Gli esperti, forse più realistici dei media e dei politici che affermano di voler proteggere il Made in Italy, ritengono che la soluzione più probabile sia un compromesso quasi elegante, una scappatoia che salvi la baracca (e che gran bella baracca!). Si tratterebbe, infatti, dell’ingresso di Dongfeng con una quota minoritaria oppure una semplice partnership tecnologica. Tale scenario permetterebbe a Maserati di accedere a capitali freschi e al know-how cinese per l’elettrificazione. Esempi di queste collaborazioni “salva-identità” non mancano, da Bugatti con Rimac a Mercedes con Geely per Smart.

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Le sfide per Maserati restano non trascurabili, con una concorrenza agguerrita e la necessità di investimenti per completare la transizione elettrica. Sempre se questa avvenga convintamente. La partita, dunque, è in pieno svolgimento, con il destino di Maserati pronto (si spera) a influenzare di nuovo gli equilibri dell’intero settore.