La fine del Mobilize Duo è arrivata rapida e netta, un dietrofront deciso voluto dal nuovo amministratore delegato, François Provost, che suona come l’ammissione di un errore di strategia colossale. Il quadriciclo elettrico, pensato come erede moderno del pioniere Twizy, è stato ritirato dal mercato dopo meno di un anno di vita commerciale. La ragione è semplice, i numeri hanno parlato chiaro, il modello non era sostenibile dal punto di vista economico.
Questa decisione drastica segna anche la fine dell’intera divisione Mobilize Beyond Automotive, nata per esplorare la mobilità urbana del futuro e ora smantellata. Il Duo era l’unico vero prodotto di punta di questa visione. La mossa sorprende per la sua rapidità: meno di dodici mesi per decretare la morte di un progetto, dimostrando che il management ha preferito tagliare subito le perdite, concentrando risorse su auto elettriche “vere” e più redditizie.

Il paradosso è che la domanda per i quadricicli elettrici non manca affatto, soprattutto in Italia e in Europa. A dimostrarlo è il successo fenomenale della Citroën Ami, che dal 2020 ha superato 85.000 unità vendute e ha generato derivati come la Fiat Topolino. Renault, che era stata la capostipite del segmento con il Twizy oltre dieci anni fa, si è ritrovata incredibilmente a inseguire.
Sulla carta, il Mobilize Duo aveva tutto. Abitacolo chiuso, maggiore comfort, autonomia superiore ai 150 km e persino un airbag, elemento raro nel segmento. Nella pratica, però, alcune scelte di design e commerciali lo hanno affossato.
Le due sedute in tandem erano poco pratiche per l’uso quotidiano, ma soprattutto, a pesare è stato il prezzo. Il listino partiva da 9.990 euro e arrivava a 12.500 euro per la versione da 80 km/h. Una cifra difficile da giustificare quando la concorrente Citroën Ami parte da 8.190 euro, e con somme simili, si possono già trovare sul mercato dell’usato city car elettriche vere e proprie.

In pratica, in un segmento ultra-sensibile al prezzo, il Duo è risultato troppo sofisticato e troppo costoso per il suo pubblico potenziale. Un’occasione mancata, forse evitabile con una versione più semplice.
