Motori termici e ibridi Stellantis: Filosa vuole proporre quello che i clienti chiedono

Mentre Tavares puntava molto sull’elettrico, Filosa scommette soprattutto sul termico e sull’ibrido per Stellantis.
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Il CEO Stellantis Antonio Filosa scommette soprattutto sul termico e sull’ibrido, quello che i clienti chiedono: ICE, HEV e MHEV. Viceversa l’ex ad Tavares puntava forte sulle BEV, le elettriche.

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Pertanto sì del top manager italiano agli ICE (Internal Combustion Engine): motore a combustione interna tradizionali alimentati a benzina o diesel, che generano propulsione bruciando carburante. Sì agli HEV (Hybrid Electric Vehicle) che combinano un motore a combustione interna con uno o più motori elettrici e una batteria. Sì ai MHEV (Mild Hybrid Electric Vehicle), forma leggera di brido. Utilizza un motore elettrico più piccolo (spesso un generatore di avviamento integrato o ISG) che assiste il motore a combustione in determinate situazioni. 

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E in particolare, sì alla “espansione della nostra gamma con l’aggiunta di nuovi prodotti che sono molto più vicini alle richieste dei clienti”.

Nostra opinione

Si dà ai consumatori ciò che questi desiderano. Non si impone quello che è stato deciso a tavolino, e che non trova riscontro nelle vendite. Tutto passerà attraverso la qualità. Che passerà anche per nuovi prodotti con contenuto di valore, senza sovrapposizioni fra modelli di Case differenti nella galassia Stellantis.

Modelli per la crescita

Durante la conference call con gli analisti di Borsa da nuovo amministratore delegato Stellantis, Filosa ha parlato del nuovo piano industriale del Gruppo, che sarà presentato in occasione del Capital Markets Day a inizio 2026. È al lavoro sulle guidance finanziarie, ci saranno azioni difficili ma decisive. E una c’è già stata: la cancellazione di “modelli a idrogeno, che non avevano ragionevole prospettiva di redditività, l’eliminazione di iniziative che non rispondevano ai bisogni dei clienti e il via libera a nuovi prodotti”. Soprattutto, “correggendo le decisioni che hanno escluso questi prodotti dalla nostra gamma per periodi significativi”.

Secondo noi

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A nostro avviso, qui sta il cuore delle parole di Filosa: in passato ci sono stati errori, ossia l’eliminazione di certi prodotti termici. Adesso, si correggono questi errori, e i gettoni sul tavolo da poker si piazzano sui propulsori a combustione e ibridi, togliendo la puntata dal BEV elettrico al 100%.

Nel 2025

La seconda metà del 2025 potrà contare su una gamma di nuovi prodotti che stimoleranno la crescita. “Per il resto dell’anno, vogliamo raggiungere un’accelerazione graduale, ma consequenziale. Lanciando nuovi modelli, migliorando l’esecuzione e prendendo decisioni difficili e necessarie come abbiamo iniziato a fare nel primo semestre”.

Il 2025 è stato e sarà un anno non facile, come dimostrano chiaramente i risultati del primo semestre. “Allo stesso tempo, stiamo facendo progressi con la nostra gamma di prodotti e cominciamo a vedere i primi segni di un miglioramento incoraggiante”, ha aggiunto. “Rimbocchiamoci le maniche e andiamo avanti”. 

Primo semestre 2025: cos’è stato lanciato

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Quattro nuovi prodotti, tra cui tre modelli del segmento B molto competitivi in Europa: la Citroën C3 Aircross, la Opel Frontera e la Fiat Grande Panda, accolte “molto bene in termini di recensioni e ordini”. Per il resto dell’anno, Filosa parla di “tre nuovissimi prodotti Stla-Medium in Europa”, seguiti, più avanti, da “alcuni modelli iconici con una varietà di propulsori ICE, HEV e MHEV”. 

hemi

Hemi V8 

Iconico l’Hemi V8 per il marchio RAM. “Agendo con decisione e rapidità, stiamo riattivando molti acquirenti che chiedevano a gran voce il ritorno dell’Hemi. Ciò che è notevole è la velocità con cui il team è riuscito a muoversi: in meno di 10 mesi dal via libera, l’Hemi tornerà sul mercato nel secondo semestre del 2025. La risposta al nostro annuncio è stata immediata, con oltre 10.000 ordini effettuati nelle prime 24 ore”, ha detto Filosa.

I 25 anni in azienda

“Ho trascorso oltre 25 anni lavorando in questa azienda e ho imparato molto su ciò che guida le performance e ciò che le ostacola, nonché sul valore duraturo dei nostri marchi e sulla necessità di garantire sempre che restino rilevanti. Soprattutto ho imparato l’importanza delle nostre persone e della nostra cultura”. Filosa dice di credere nell’importanza di responsabilizzare i team, incoraggiandoli a essere riflessivi, aperti e decisi. “Non mi piace dare colpe. Mi piace essere chiaro con i nostri team sulle sfide che affrontiamo e sulle opportunità che possiamo cogliere agendo con coraggio, con energia e anche con gioia”.

Europa, che fare

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In Europa, si deve migliorare l’esperienza del cliente attraverso un’elevata qualità dei prodotti. In secondo luogo, “dobbiamo essere più rapidi nel lanciare nuovi prodotti ben accolti come la Fiat Grande Panda. E poi, come in Nord America, dobbiamo aumentare la redditività. Non siamo lontani dal punto in cui vogliamo essere. Stiamo vedendo progressi iniziali, ma incoraggianti”.

Dazi

Filosa ha parlato della strategia generale dell’amministrazione Trump per spingere l’occupazione e la produzione degli costruttori e dei fornitori americani, usando anche i dazi come uno strumento. “Stiamo portando avanti un dialogo costruttivo con le istituzioni e gli attori politici americani, così come con quelli messicani e canadesi. Ora siamo in una fase in cui gli Stati Uniti negoziano sui dazi con singoli Paesi o gruppi di Paesi. Nei veicoli prodotti nelle fabbriche fuori dagli Stati Uniti, in Canada e in Messico, c’è un alto contenuto di componenti americani e vorremmo che questo fosse conosciuto in maniera adeguata”.

Stati Uniti: serve la gallina dalle uova d’oro

In passato, gli USA erano ultra profittevoli per Stellantis; poi sono arrivati modelli non capiti, troppo cari. Non è stata più una Jeep per tanti. “Abbiamo ancora molto lavoro da fare in Nord America. In particolare, ci stiamo concentrando sul riportare i prodotti nei segmenti in cui siamo stati assenti, sul miglioramento dell’esecuzione industriale a partire dalla qualità e sul rilancio delle prestazioni del canale flotta”.

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