Filosa (Stellantis) annuncia decisioni difficili: quali marchi possono riguardare

I risultati del primo semestre 2025 che riflettono le difficoltà esterne e le azioni di ripresa in corso: il CEO Filosa annuncia decisioni difficili.
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“Il nostro nuovo leadership team, pur mantenendo un atteggiamento realista rispetto alle sfide che ci attendono, continuerà a prendere le decisioni difficili necessarie per ristabilire una crescita redditizia e risultati significativamente migliori”: lo ha detto il CEO Antonio Filosa.

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Decisioni difficili annunciate di Filosa: quali Case

L’amministratore delegato non ha aggiunto altro. Si possono fare solo ipotesi: considerando che i marchi più in difficoltà sono le tre italiane Maserati, Lancia e Alfa Romeo, c’è da attendersi qualcosa in questo senso per il tris di Case iconiche. Che hanno fatto la storia ma, specie con l’elettrificazione, sono andate in crisi. Magari si potrebbe puntare forte sull’ibrido, con la speranza che l’UE cambi idea dopo il colossale flop auto elettrica da bando termico 2035.

I brutti numeri Stellantis 

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Ricavi netti di 74,3 miliardi di euro, in calo del 13% rispetto al primo semestre del 2024, perché Nord America ed Europa allargata vanno male; il tutto un po’ compensato dalla crescita in Sud America. Perdita netta di 2,3 miliardi che sconta 3,3 miliardi di oneri netti esclusi dall’utile operativo rettificato, in calo rispetto al primo semestre del 2024, il quale aveva registrato un utile di 5,6 miliardi. 

D’altra parte, secondo il Financial Times, i flussi di cassa dei tre maggiori produttori automobilistici tedeschi subiranno nel 2025 un calo di oltre 10 miliardi di euro a causa dell’aumento dei costi tariffari statunitensi che gravano sul settore: da 9,4 miliardi di euro l’anno scorso a 3 miliardi di euro per Mercedes-Benz; da 7,1 miliardi a 3,3 miliardi per Volkswagen; da 4,8 miliardi a 4,4 miliardi per BMW (dati di Visible Alpha). Anche col dazio al 15%, le Case automobilistiche europee rimangono in una posizione pesantissimo svantaggio. Cui unire il costo stellare dell’energia per il mancato acquisto del gas russo, il flop elettrico, le tensioni con la Cina.

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Dazi auto USA che dolori in tutto il 2025

I risultati riflettono anche l’impatto negativo dei tassi di cambio, dei dazi doganali e del calo dei volumi dei veicoli commerciali leggeri in Europa. Stellantis aggiorna le sue stime dell’impatto tariffario netto del 2025 a circa 1,5 miliardi di euro, di cui 0,3 miliardi di euro registrati nel primo semestre del 2025.

Anche un cauto ottimismo

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Il primo semestre del 2025 ha visto un “miglioramento sequenziale nelle consegne”, nei ricavi netti rispetto al secondo semestre del 2024, beneficiando di una gamma prodotti ampliata, un marketing rivitalizzato e una forte disciplina sugli stock. Per Filosa, “le prime settimane come CEO hanno riconfermato la mia ferma convinzione che risolveremo ciò che non funziona in Stellantis, capitalizzando su tutto ciò che invece funziona, partendo proprio dalla forza, dall’energia e dalle idee delle nostre persone, insieme ai fantastici nuovi prodotti che stiamo portando sul mercato. Il 2025 si sta rivelando un anno caratterizzato da difficoltà, ma anche da graduali miglioramenti”. Le stime? Ricavi netti pari a 74,3 miliardi di euro, in calo del 12,6% su base annua.

Scommesse su queste auto

Per la ripresa, Stellantis punta su questi modelli:

  • Citroën C3 Aircross
  • Fiat Grande Panda
  • Opel/Vauxhall Frontera
  • Ram ProMaster Cargo Bev
  • aggiornamenti di modelli esistenti (Ram 2500 e 3500 Heavy Duty, Citroën C4/C4X e Opel Mokka)
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