Il Gruppo Stellantis in Europa con Leapmotor all’attacco di Volkswagen: il partner cinese del colosso guidato da Antonio Filosa inizierà la produzione su larga scala nel 2026 col B10, SUV elettrico compatto. Nel mirino il conglomerato Volkswagen, con VW ID.4 e della Skoda Elroq. Ma anche la sudcoreana Kia EV3.
Stellantis in Europa con Leapmotor: perché
La mossa consente a Leapmotor di evitare i dazi dell’Unione Europea sui veicoli cinesi elettrici. Il marchio attualmente paga un prelievo aggiuntivo del 20,7% in aggiunta alla tassa di importazione forfettario del 10% dell’UE. Perché i mezzi arrivano dalla Cina. Ma se vengono fatti da una Casa cinese in Europa, le cose cambiano. È la strategia di BYD con la fabbrica in Ungheria, che manda nel panico totale i tecnoburocrati UE.
Le vendite del B10 iniziano in Europa questo mese con modelli importati dalla Cina. Con un prezzo base di poco inferiore a 30.000 euro, il B10 fa la guerra ai leader del segmento dei SUV compatti elettrici: VW ID.4, Skoda Elroq, Kia EV3.

Dalla Spagna con furore
Filosa ha detto che i modelli Leapmotor saranno costruiti in una fabbrica Stellantis in Spagna. Qui poi l’energia costa meno e la nazione iberica è in ottimi rapporti con Pechino, avendo votato no ai dazi: il contrario di quanto ha fatto l’Italia, dove peraltro gas ed elettricità sono una batosta tremenda per aziende e privati. Come altre soluzioni, ci sarebbero Madrid e Vigo. Dalla Spagna parte l’offensiva anche del Gruppo Volkswagen, della cinese Chery e del produttore di batterie CATL: investimenti massicci qui dopo che il governo ha annunciato un piano da 5 miliardi di euro nel 2020 per attrarre la produzione di veicoli elettrici e batterie utilizzando i soldi UE post pandemia di Covid. BYD considera la Spagna come il suo principale candidato per una terza fabbrica per servire il mercato europeo.
L’ascesa di Leapmotor può compensare i numeri poco soddisfacenti di altre Case
Leapmotor è stata lanciata in Europa l’anno scorso con due modelli, la minicar elettrica T03 e il SUV di medie dimensioni C10. Quest’ultimo è BEV o REEV: ibrido ricaricabile ad autonomia estesa, Range Extended Electric Vehicle. Non male che la società cinese entri a gamba tesa anche nelle REEV: settore d’oro in futuro se l’UE dovesse dire no al ban termico 2035 aprendo a tutte le plug-in. Un marchio che può rivelarsi prezioso qualora altri brand della galassia Stellantis non dovessero soddisfare le attese in termini numerici.
Stellantis ha acquisito una partecipazione del 20% in Leapmotor nel 2023 con un investimento di circa 1,5 miliardi di euro (un’intuizione di Tavares). E ha una partecipazione del 51% in Leapmotor International, una joint venture creata per sviluppare, vendere e assistere le auto Leapmotor al di fuori della Cina. L’azienda orientale è in crescita costante. In 10 anni cumulativo di un milione di unità, con una accelerazione negli ultimi due anni. Ma il vero botto può farlo nel Vecchio Continente qualora riuscisse a dare noia altri cinesi e al Gruppo VW, sia con le BEV sia con le REEV.