Stellantis crolla nel primo semestre 2025: i dati e il perché

La perdita netta registrata nei primi sei mesi del 2025 è pari a 2,3 miliardi di euro, a fronte di ricavi netti per 74,3 miliardi e un utile operativo ridotto a 0,5 miliardi. 
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Bruttissimo primo semestre 2025 per Stellantis: la perdita netta registrata a 2,3 miliardi di euro, contro l’utile di 5,65 miliardi dei primi sei mesi del 2024, a fronte di ricavi netti per 74,3 miliardi (addirittura il 12,6% in meno) e un utile operativo ridotto a 0,5 miliardi a fronte degli 8,5 miliardi dell’anno scorso. Le attività operative? Deflussi di cassa per 2,3 miliardi, mentre il “free cash flow” industriale è negativo per 3 miliardi (l’anno scorso -392 milioni). 

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Le cause

Questi risultati – dice il Gruppo – riflettono una fase di transizione per la società che sta attuando misure strutturali per rafforzare la competitività e sostenere il rilancio previsto nella seconda parte dell’anno.

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Tra i fattori chiave, 3,3 miliardi di euro di oneri netti al lordo delle imposte, derivanti da: cancellazione di programmi, svalutazione di piattaforme, impatto netto della recente abolizione della sanzione Cafe negli Stati Uniti e costi di ristrutturazione. A questo si sommano i costi industriali crescenti, effetti sfavorevoli del mix geografico e l’andamento negativo dei tassi di cambio. Per quanto riguarda i dazi di Trump, impatto di 300 milioni con la la perdita di produzione già programmata.

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Vendite a picco

Stellantis ha consegnato nei sei mesi 2,664 milioni di veicoli, il 7% in meno. Perché? Nord America ko: qui il costruttore ha subìto un crollo del 23% a 647 mila unità. In Europa, invece, la contrazione semestrale è del 7% (1,289 milioni le consegne). Male Cina, India e Asia-Pacifico, con un -13%. Si sorride solo in Sud America con una crescita del 20% e l’area del Medio Oriente e dell’Africa del 5%. Infine Maserati disastro, con una flessione di ben il 35% e appena 4.200 consegne.

Tocca a Filosa

Per il nuovo CEO, tantissimi problemi. A nostro giudizio, in USA si è in tempo per recuperare, grazie ai benzina V8 sotto al cofano di SUV e berline. In Europa, col ban termico e il tutto elettrico, si fa davvero dura. Da definire in particolare il futuro di Lancia, Alfa e Maserati. Da valutare la revisione del piano prodotti, la risposta ai problemi del Puretech, le estensioni di garanzia a otto anni per tutti i marchi del Gruppo.

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