Il CEO Stellantis Antonio Filosa accelera a tutto spiano: dopo il piano USA, scatena Leapmotor in Spagna. Farà macchine elettriche cinesi in terra iberica, così da aggirare i dazi. Come BYD in Ungheria, non si pagano tasse producendo BEV del Dragone al di fuori del Celeste Impero. Si punta sul SUV elettrico compatto B10.
Stellantis scatena Leapmotor in Spagna: ciao ciao dazi UE
I burocrati UE hanno creato il Green Deal elettrico per poi piazzare i dazi anti Cina: in questa situazione infernale che porta alla disoccupazione e alla chiusura delle fabbriche, ci si difende. Ecco allora Stellantis e il partner Leapmotor, la rete produttiva spagnola è la preferita. Molto meglio degli stabilimenti tedeschi, dove il costo dell’energia è stellare. Dove? Il Gruppo ha tre siti: Madrid; Vigo (Galizia); Figuerelas, nei pressi di Saragozza (Aragona). Quest’ultimo è favorito. Ci sarebbero anche gli aiuti pubblici garantiti dal governo spagnolo tramite i Perte (Proyectos estratégicos para la recuperación y transformación económica). Serve il maggior numero possibile di componenti da fornitori spagnoli. Leapmotor ha affermato che la B10 è la prima di una serie B di veicoli elettrici che sta lanciando per i mercati esteri, e Stellantis ha affermato che il modello rappresenterebbe un modo per portare veicoli elettrici ad alta tecnologia e convenienti ai consumatori al di fuori della Cina.

Leapmotor B10: i punti di forza
Visto all’IAA di Monaco di Baviera, la Leapmotor B10 (26.900 euro) si rivolge secondo la Casa a giovani professionisti, piccole famiglie che abitano in città, persone attente al design. Appartiene al segmento C SUV, il più grande in termini di volumi in Europa. Con 4.515 mm di lunghezza, 1.885 mm di larghezza e 1.655 mm di altezza, e un passo di 2.735 mm, offre anche uno spazio interno versatile. È alimentato da un motore elettrico ad alta efficienza che eroga 218 CV e 240 Nm di coppia. Dati ufficiali: da 0 a 100 km/h in 8 secondi e velocità massima di 170 km/h. Due opzioni di batteria: la Pro da 56,2 kWh fino a 361 km di autonomia WLTP e la ProMax da 67,1 kWh che eroga fino a 434 km. Entrambe supportano la ricarica in corrente alternata da 11 kW e quella in corrente continua ultraveloce fino a 168 kW: rifornimento del 30-80% in 20 minuti.
Perché la Polonia no?
Stellantis ha anche la fabbrica polacca di Tychy, dove viene già assemblata la T03. Perché non fare qui anche l’elettrica? La Polonia ha detto sì ai dazi anti Cina, e Pechino non intende investire in quei Paesi nemici. Idem per Trnava, in Slovacchia. La Spagna, invece, ha votato contro le tasse anti Dragone. Senza dimenticare il ricorso della Spagna al nucleare. Jean-Philippe Imparato, responsabile operativo della regione europea, ha più volte evidenziato come i costi produttivi italiani siano il triplo di quelli spagnoli per l’energia. Inoltre, a Saragozza, Stellantis vuole fare anche la Gigafactory con CATL.