Volkswagen imita Stellantis per le fabbriche: effetto domino auto elettrica

Volkswagen sospende temporaneamente la produzione negli stabilimenti tedeschi di BEV, come Stellantis.
Volkswagen imita Stellantis per le fabbriche di auto elettriche Volkswagen imita Stellantis per le fabbriche di auto elettriche

In Germania Volkswagen sospende temporaneamente la produzione negli stabilimenti di auto elettriche, imitando Stellantis. Stando a Bloomberg, il colosso teutonico sta riducendo i volumi e introducendo chiusure per qualche giorno. Adesso l’Europa teme il peggio, con altri stop temporanei nei siti da dove escono le BEV. Un effetto domino, sintomi preoccupanti da non sottovalutare. Un 25-26 settembre 2025 epico per la Germania del Green Deal sinistroide: 13 mila tagli Bosch e chiusura temporanea delle fabbriche VW. Che doppietta.

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Volkswagen imita Stellantis per le fabbriche di auto elettriche: quali fabbriche

  1. Lo stabilimento di Zwickau interromperà la produzione per una settimana dal 6 ottobre a causa della debole domanda per l’Audi Q4 e-tron. Nello stabilimento di Zwickau vengono prodotti modelli come la VW ID.3 e la Cupra Born. Il problema è che la crescita del mercato europeo delle BEV va al ritmo di lumaca, dopato da km zero, mentre i nuovi dazi statunitensi sull’Audi Q4 e-tron fanno del male.
  2. Lo stabilimento di Emden ha ridotto l’orario di lavoro e si prevede che fermerà le linee di produzione per diversi giorni.
  3. A Hannover, durante le ferie autunnali, linee ferme cinque giorni a causa della domanda inferiore alle attese per ID.Buzz e T7 Multivan.
  4. A Osnabrück, dove il segmento cabrio e parte della produzione Porsche sono in calo, settimana lavorativa accorciata di almeno un giorno sino a fine anno, con un’ulteriore chiusura completa a ottobre.

Batosta Porsche elettrica

Nessun commento da Volkswagen. La quale ha dichiarato che avrebbe subìto un danno di 5,1 miliardi di euro a causa del ritardo nel lancio di veicoli elettrici da parte della sua controllata Porsche AG per la minore domanda e della crescente concorrenza cinese, unita all’aumento dei dazi statunitensi.

Povera Europa dell’auto: eri un’eccellenza mondiale

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Prima del Green Deal, l’auto europea era un’eccellenza mondiale. Ci siamo fatti male da soli, sia con la mania delle BEV (regalo involontario alla Cina) sia stoppando il gas russo (dono involontario agli USA), con il costo dell’energia che spaventa sul serio. Si smantella la nostra industria. Gli stop temporanei di Stellantis e Volkswagen sono sintomi di una patologia che riguarda tutto il comparto industriale europeo: si inizia con qualche colpo di tosse, e la strada è piena di incognite e paure.

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In attesa di un altro incontro: il quarto della serie

Nel frattempo, il 12 settembre 2025, si è tenuto il terzo appuntamento del Dialogo strategico sul futuro dell’industria automobilistica europea. C’è l’urgenza di implementare rapidamente il Piano d’Azione per l’Automotive. In che modo? Se ne riparlerà in quarto appuntamento. Nel mentre che noi organizziamo i meeting, in quello stesso lasso temporale, la Cina ha messo in piedi una Gigafactory da 10 miliardi di euro.

Le tematiche un po’ fumose – senza cronoprogramma né target – riguardano il consolidamento della posizione europea nel settore dei veicoli elettrici, l’accelerazione dell’innovazione per vetture autonome e connesse, il potenziamento dell’industria europea nella produzione di batterie, le E-Car.