Auto elettrica regalata con la somma di incentivi: leggenda metropolitana

Nei social si fa un gran parlare di auto elettrica a prezzo stracciato grazie alla somma degli incentivi: cosa c’è di vero?
Auto elettrica regalata con la somma di incentivi Auto elettrica regalata con la somma di incentivi

Va di moda nei social il mito dell’auto elettrica a prezzo stracciato grazie alla somma degli incentivi: alla fine la BEV in Italia costerebbe pochissimo, come uno scooter. Cosa c’è di vero in queste affermazioni diffuse specie nei video a beneficio della platea di utenti? Zero. Magari ieri se ne poteva parlare in modo legittimo, ma oggi c’è il decreto che chiarisce tutto.

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Auto elettrica regalata con la somma di incentivi: non è vero

  • Per cominciare, gli incentivi statali auto elettrica 2025 del governo Meloni non ci sono ancora. Mancano la piattaforma online e le FAQ ministeriali. Ignote le tempistiche. Magari ottobre 2025.
  • Appena arriveranno, gli incentivi statali auto elettrica 2025 del governo non potranno essere sommati a nessun altro incentivo locale: bonus della Regione, o di Province, Città Metropolitane, Comuni, Unioni di Comuni o altro ancora nell’immenso oceano della misteriosa bucrocrazia italiana.
  • Pertanto, se godi dell’incentivo statale di 11 mila euro, non hai diritto all’incentivo regionale di 3 mila euro. Con la macchina a 20 mila euro, e lo sconto governativo di 11 mila euro, arrivi a 9 mila da pagare.
  • Al massimo, se e quando le Case vorranno, potranno piazzare bonus propri, da sommare all’incentivo statale.
  • Non vale neppure la somma fra incentivo nazionale ed eventuale incentivo europeo. La bufala del bonus UE per comprare elettrico si manifesta in maniera triste.
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Quali auto elettriche? Non si sa: forse c’è l’Eco-score

Ignoto pure l’elenco di BEV con l’incentivo statale. Il ministero dell’Ambiente potrebbe inserire l’Eco-score, la pagella ambientale. Se la BEV ha un voto 10 in pagella, allora gode del bonus. Idem a scendere sino a 6 in pagella. Per i voti insufficienti, zero incentivo. Pertanto, occorre attendere l’eventuale definizione di Eco-score, con elaborazione dell’algoritmo che determini le vetture più pulite. In base a quali criteri? Nessuno lo sa: magari utilizzo di energia meno sporca possibile. O impiego di componenti più pulite possibile. Pare da escludere il criterio dell’auto elettrica europea: più sconti a BEV con batterie europee, misura protezionistica anti Cina che si sommerebbe alla barriera UE con gli extra dazi anti BEV cinesi.

Quale reazione delle Case?

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Qualsiasi sia la scelta per l’elenco delle elettriche con incentivo, magari la Casa esclusa potrebbe avere qualcosa da ridire e aprire una controversia con il governo. Una sorta di battaglia in un settore di protezionismo ammantato di ambientalismo. Una melassa sgradevole dai contenuti assai discutibili sia sotto il profilo pratico sia sotto quello giuridico. Come si nota, eravamo e siamo in alto mare. So che ovunque si legge che ci siamo con gli incentivi, ma dovete crederci. La prova è facile: recatevi in una qualunque concessionaria e domandate se questo sito ha – oggi – ragione o torto.