Il trucco di chi bara è semplice: prendi l’autonomia dichiarata della migliore delle auto elettriche, come la BMW iX3 da 805 km, e la paragoni alla percorrenza di una termica; infine racconti che vince la BEV. Si supererebbero i 783 km della BMW X3 M50 xDrive con serbatoio da 65 litri. È una verità teorica, ma un fake nella realtà.
Autonomia dell’auto elettrica superiore a quella della termica: sciocchezze
In premessa, BMW dice il vero: 805 km ottenuti in condizioni ideali di ciclo WLTP. Si tratta oggettivamente di un gioiello di tecnologia. Il primo modello della Neue Klasse è uno Sport Activity Vehicle (SAV) con quattro computer ad alte prestazioni, i “super cervelli”. I bavaresi sono a nostro giudizio fra i pochissimi che combattono la battaglia elettrica con avvedutezza contro la Cina.
- La stessa Casa con trasparenza osserva che quel numero può scendere nell’uso reale. Aggiungiamo noi: se vai in autostrada a 130 km/h, con climatizzazione attiva, la percorrenza crolla. Siccome non parliamo di una E-Car (l’allegra automobilina a pilette per le simpatiche zie anziane che fanno la spola fra casa e mercatino a 300 metri), ma siamo in presenza di una macchina fatta per viaggiare, ecco che l’osservazione diviene pertinente.
- L’auto termica mantiene prestazioni molto più costanti, indipendenti da freddo, caldo, traffico, strada, pendenze, carichi extra: le percorrenze variano, ma molto meno.
- Fai il pieno di benzina in 180 secondi, mentre ti servono almeno 30 minuti alla colonnina da 400 kW: questo, se trovi la stazione di ricarica al volo. Se invece l’infrastruttura è ko, vandalizzata, coi cavi tagliati dai ladri di oro rosso, i tempi si allungano notevolmente. Qualora tu sia un erede di una fortuna e senza necessità di lavorare, ti importa relativamente poco della perdita di tempo: alla peggio, ti salta un appuntamento per divertirti. Se invece lavori come quasi tutti, allora la perdita di tempo diventa stress, tanto più pensando ai quattrini spesi per il mezzo.
- Il costo di circa 30 euro immaginato per la BEV, forse lo ottieni di notte a tariffe agevolate e con rete stabile, dopo vari potenziamenti del contatore necessari. Viceversa, il pieno di benzina è stabile.
- Poi ci sarebbero 108 kWh della batteria che equivalgono a oltre 600 kg di peso aggiuntivo: l’accumulatore lo devi fare e distruggere. Se pensi che Madre Terra sia felice per la produzione di elettricità e per lo smaltimento della batteria, sei in malafede. Crolla il presupposto, ossia la base del Green Deal auto elettrica. Serve una quantità da brividi di energia e di materie prime rare cinesi. Come le ottieni, se non inquinando?
- Un motore termico arriva a 500.000 km di vita e pari prestazioni. Una BEV soggetta a infiniti cicli di ricarica, no.
- I record di laboratorio verrebbero poi sgretolati da un diesel pulito e moderno. Le vendite di auto a gasolio calano? E grazie: le Case non hanno modo di venderle, perché se no subiscono multe di 16 miliardi di euro. Pertanto, niente nuovi modelli esaltanti e listino stellare. Più le crociate degli enti locali con ZTL a tradimento.

Onestà intellettuale
Per giudicare la tecnologia dell’auto, occorre onestà intellettuale, con un ragionamento scevro da inconfessabili interessi di bottega, alimentati da studi pseudo scientifici che prendono in esame parametri assurdi. Qualche lobby influente ha trasformato l’auto elettrica in un dogma ideologico, tale per cui la BEV “pulita” (per volontà divina) è adatta sempre e ovunque. In realtà, oggi può andare bene solo su percorrenze brevissime, purché le ricariche siano rapide e facili.