Diesel, prezzo in aumento: perché e quali scenari

Possessori di auto diesel in fibrillazione in Italia: il gasolio è al massimo da tre mesi, self a 1,648 euro il litro. Analizziamo il perché e i possibili scenari.
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Diesel in aumento in Italia, col self a 1,648 euro il litro: il gasolio è al massimo da tre mesi, e ora i possessori di auto con quel carburante sono in fibrillazione. Il servito in autostrada vola a 2,019 euro. Stando a Staffetta Quotidiana, Eni ha fatto salire di un centesimo i prezzi consigliati di benzina e diesel. Per IP e Tamoil rialzo di un centesimo sulla benzina, per Q8 +1 cent sulla verde e +2 sul diesel. Trattasi delle medie dei prezzi praticati comunicati dai gestori all’Osservatorio prezzi del ministero delle Imprese e del made in Italy, rilevati alle 8 di ieri mattina su 18 mila impianti: benzina self service a 1,704 euro/litro, servito a 1,845 euro/litro, diesel servito a 1,787 euro/litro. Gpl servito a 0,690 euro/litro, metano servito a 1,406 euro/kg, Gnl 1,222 euro/kg.

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Diesel all’insù: cosa sta succedendo

  • Al di là delle speculazioni che sfuggono a tutti, i macro fattori principali che potrebbero incidere sono i seguenti. 
  • Si parte dall’incremento delle quotazioni internazionali del greggio in 30 giorni come il Brent a 64 dollari e il WTI a 60 dollari: giriamo a 3 dollari in più su un mese fa. A sua volta, questo è dovuto a tensioni geopolitiche, specie l’instabilità in Paesi produttori, in particolare in Medio Oriente. 
  • Pesano le sanzioni statunitensi alla Russia che possono creare incertezza sul mercato, riducendo le forniture. La questione Mosca è delicatissima, in quanto vengono colpite le compagnie petrolifere russe, che insieme coprono circa la metà della produzione nazionale: Rosneft e Lukoil. Col blocco dell’import di gas da quella nazione (la punizione per la guerra contro l’Ucraina), compriamo oro blu molto più caro e di qualità enormemente inferiore (fra l’altro il potere termico scema). Senza dimenticare che il passaggio del gas russo ha un impatto ambientale infinitamente inferiore a pratiche come la rigassificazione. Adesso, qualcosa di analogo col petrolio. 
  • Il petrolio e i suoi derivati sono quotati in dollari statunitensi sui mercati internazionali. Un indebolimento dell’euro rispetto al dollaro si verifica in periodi di incertezza economica globale, come l’attuale. Questo si traduce in un costo maggiore per le aziende italiane (e dell’Eurozona) che importano il greggio e i prodotti raffinati. Pagare di più per la materia prima, a parità di quotazione internazionale in dollari, porta a un rincaro alla pompa. Infine, le politiche che mirano a disincentivare l’uso dei combustibili fossili e l’introduzione di nuovi standard ambientali si traducono in costi operativi maggiori per le aziende e, di conseguenza, in prezzi più alti per i consumatori.
  • Pesa la capacità di raffinazione nazionale: lavoriamo sempre meno gasolio. Abbiamo chiuso o riconvertito raffinerie. Dipendiamo dalle importazioni.
  • Il contesto geopolitico della guerra in Ucraina ha ridotto le importazioni dalla Russia rendendo il prodotto meno disponibile, nonostante il 65% dei consumi per autotrazione sia costituito dal gasolio.
  • In inverno cresce la domanda dello stesso prodotto a uso di riscaldamento, in un contesto critico dei prezzi del gas.
Diesel, prezzo in aumento: perché e quali scenari

Cosa potrebbe verificarsi

In Italia, una parte significativa del prezzo finale è composta da imposte, in primis l’IVA e le accise. Il governo punta sul riallineamento delle accise tra benzina e diesel, che comporterebbe un aumento dell’imposta sul gasolio. Erano possibili tante scelte, sotto il profilo matematico: accise benzina più cara, calcolo per un punto d’incontro ragionevole. Invece, si va a tutta sul diesel. Con lo Stato che ci guadagna, essendo che la nazione si muove col gasolio soprattutto. L’idea era: siccome c’è calma piatta sui mercati, è il momento giusto per piazzare le tasse. Era così. Adesso no. Per cui le accise e l’IVA si sommeranno ai rincari dei prodotti. Tutto da associare alla tremenda instabilità internazionale che rischia di ripercuotersi sui prezzi.