La cinese Xpeng aggira i dazi UE auto elettriche: ecco il trucco

Xpeng avvia la produzione europea dei SUV G6 e G9 in Austria: non pagherà gli extra dazi UE voluti dalla Francia di Macron.
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La cinese Xpeng Motors ha lanciato la sua prima linea di produzione locale in Europa presso lo stabilimento di Magna a Graz, in Austria: SUV elettrici G6 e G9 al decollo, segnando una tappa fondamentale nella strategia di espansione. Così, la Casa non pagherà gli extra dazi sulle BEV fatte nel Paese del Dragone ed esportate in UE voluti dalla Francia di Macron, cui Bruxelles ha detto sì. Erano altri tempi, quando i verdi sinistroidi dettavano legge in Europa, grazie a Parigi e Berlino, artefici del Green Deal auto elettrica: ora, dopo le sciagure delle politiche ecologiste, i transalpini fronteggiano un super debito da bancarotta, mentre i teutonici chiedono l’annullamento del ban termico 2035 per timori di ulteriori drammatici tagli occupazionali. A premere, anche Case come Mercedes.

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La cinese Xpeng come le connazionali

L’intelligente scelta di Xpeng è analoga a quella del colosso BYD, con le BEV Made by China in Ungheria anziché Made in China, a zero extra dazi. Idem GAC. La partita è fra due squadra. Una è l’UE, alle prese con la burocrazia verde molto lenta, che deve fronteggiare costi dell’energia stellari (niente più gas dalla Russia), l’accordo commerciale squilibrato a favore degli USA, le spese militari pro Ucraina, con la Commissione sorretta da una maggioranza risicata e pressata dalle lobby green. L’altra è la Cina, che vola divenendo imprendibile. Peraltro, gli extra dazi UE hanno rappresentato anche un errore strategico sotto il profili puramente psicologico: mai stuzzicare il Dragone, pacioso e sorridente, che si scatena quando punzecchiato.

La cinese Xpeng aggira i dazi UE auto elettriche

Gran colpo per Magna e Austria con l’assemblaggio

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La Cina porta lavoro per Magna e Austria: lo stabilimento di Graz è uno dei più noti impianti di produzione su contratto in Europa. Ha prodotto veicoli per diversi marchi globali, tra cui Mercedes-Benz, BMW, Jaguar Land Rover e Toyota. Specializzato nella produzione flessibile a volumi da bassi a medi, è riconosciuto per la sua capacità di gestire complessi assemblaggi multi-modello su linee condivise, il che permette alle Case automobilistiche senza proprie fabbriche in Europa di localizzare la produzione. Xpeng non deve costruire un costosissimo sito in UE, ma permettere che le tessere del mosaico BEV siano messe insieme.

Xpeng è entrata nel mercato europeo nel 2021, a partire dalla Norvegia, e da allora si è espansa in oltre 46 Paesi e regioni in tutto il mondo. Tra gennaio e luglio 2025, ha registrato vendite estere per 18.701 veicoli, con un aumento del 217% su base annua. Solo in Europa, oltre 8.000 veicoli sono stati immatricolati nella prima metà dell’anno. Il G6 ha rappresentato il 67% delle vendite UE del marchio, rendendolo il modello di punta per la regione. In attesa della berlina P7+, descritta come la sua “auto AI”.

La cinese Xpeng aggira i dazi UE auto elettriche

Anche ricerca

Xpeng ha aperto il suo primo centro di ricerca e sviluppo europeo a Monaco di Baviera. L’impianto tedesco ha lo scopo di supportare la collaborazione tecnica e l’adattamento dei prodotti per i mercati locali. Nella gamma berline, SUV di medie dimensioni, SUV compatti e veicoli elettrici ad alte prestazioni su misura per l’Europa.