Siccome Fisker, BMW e Jaguar eliminano gradualmente alcuni modelli, allora Magna Steyr corre ai ripari, tagliando 500 posti di lavoro a Graz, in Austria. Un’ipotesi per salvare qualcosa, era la produzione di 40.000 Suv Fisker Ocean (foto giù), ma la Casa automobilistica rischia la bancarotta. Addio pure a BMW Serie 5 e a due Jaguar: E-Pace e I-Pace. In più, stop a BMW Z4 e Toyota Supra nel 2026. La batosta vera per il produttore a contratto (sforna vetture dietro accordi con le Case auto) arriva dalle startup elettriche: un flop, contro quello che doveva essere un boom.
![fisker ocean](https://www.motorisumotori.it/wp-content/uploads/2024/05/2023-fisker-ocean-exterior-driving-front-view-1280x720.jpg)
Numeri preoccupanti per Magna Steyr
In tutto, Magna Steyr ha una capacità di circa 150.000 auto all’anno. Nell’ultimo trimestre del 2023, solo 21.400 veicoli: in proiezione, fa meno di 86.000 nei 12 mesi. In discesa rispetto ai 28.600 dello stesso periodo del 2022. I prossimi tre anni saranno molto difficili a Graz, ha detto il ceo Roland Prettner, in una recente intervista al quotidiano Kleine Zeitung.
Speranza Cina
C’è un’ultima speranza: i giganti cinesi. Come mettere piede in Europa senza costruire proprie fabbriche? Con una produzione a contratto di Magna Steyr. Inoltre, oggi i dazi in ingresso in Europa sono pari a circa il 10%, mentre quelli in ingresso in Cina schizzano al 25%: questo delta aiuta la competitività di Pechino. In arrivo però barriere doganali dall’Ue contro la Cina. Le case del Dragone potrebbero allora, in modo intelligente, scavalcare i dazi imposti dall’Ue sulle auto provenienti dalla Cina: come? Sfornando veicoli in loco. Magari grazie all’azienda di Graz. A quel punto, potrebbe nascere un secondo problema: dazi alle cinesi che producono “sfruttando” fabbriche europee. Un inseguimento perenne, senza fine.
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