Mercato auto Italia ad agosto 2025: che disastro rispetto al 2019

Il settore automobilistico italiano registra nuovamente segni negativi anche nel mese di agosto 2025: -21,6% negli otto mesi rispetto allo stesso periodo del 2019.
Il settore automobilistico italiano registra nuovamente segni negativi anche nel mese di agosto 2025: -21,6% negli otto mesi rispetto allo stesso periodo del 2019. Il settore automobilistico italiano registra nuovamente segni negativi anche nel mese di agosto 2025: -21,6% negli otto mesi rispetto allo stesso periodo del 2019.

Le vendite in Italia sono paralizzate a 67.272 unità ad agosto 2025. Il paragone con lo stesso mese del 2024 non regge (-2,7%). Meglio quello col 2023: -15,7% sul 2023. Ma il bilancio vero lo si fa col parallelo fra i primi otto mesi 2025 e l’analogo lasso temporale 2019, ossia -21,6%, equivalente a 285.000 unità in meno. Segno che il Green Deal auto elettrica 2019 è un pasticcio. Con questo passo, servono 26 anni per sostituire il parco circolante, vetusto, sporco e pericoloso. 

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Elettriche un po’ su (con le km zero)

Le elettriche rappresentano il 4,9% delle vendite mensili, sulla stessa quota di luglio e in crescita rispetto al 3,7% dello stesso mese dell’anno precedente. Tanto merito va alle km zero BEV. Le ibride plug-in mostrano una performance del 7,1%, in significativa crescita rispetto al 3,5% di agosto 2024, anche grazie alle nuove disposizioni sui fringe benefit. Complessivamente, i veicoli a ricarica raggiungono una quota del 12%, inferiore al 12,4% di luglio.

Incentivi auto elettriche: la bufala di inizio settembre dopo quelle di luglio e agosto

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I siti insistono con gli annunci degli incentivi auto elettriche 2025 a luglio, agosto e ora a inizio settembre. È una fake, da noi evidenziata: andate in concessionaria a chiedere. Una bufala deleteria, perché nell’attesa nessuno compra BEV né altre macchine. Occorre “rendere immediatamente attivo il sistema di sostegno, senza introdurre ulteriori limitazioni come l’ipotesi di un eco-score, che ridurrebbe il numero di modelli ammissibili e quindi l’efficacia nell’utilizzo dei fondi disponibili”, dice l’Unrae Unione Case estere. Il problema, aggiungiamo, è che i passaggi burocratici sono infiniti. Si avranno 597 milioni da spendere per il 30 giugno 2026: già ci sono i limiti ISEE, l’obbligo di rottamazione e i vincoli territoriali, che potrebbero generare disparità significative tra i potenziali beneficiari. Figuriamoci con altre complicazioni. Che caos.

Mercato auto Italia ad agosto 2025: che disastro rispetto al 2019

Soluzioni anti crisi auto in Italia

  1. Misure chiare e non discontinue in una strategia di medio-lungo periodo.
  2. Una riforma della fiscalità sulle auto aziendali.
  3. Aumentare la detraibilità dell’IVA e la deducibilità dei costi, riducendo al contempo a tre anni il periodo di ammortamento: la Delega Fiscale prorogata fino a fine 2026 è un’occasione.
  4. Preziose le colonnine.
  5. Come ossigeno serve abbassare il costo dell’elettricità.
  6. Va protetta la rete di stazioni di ricarica, come abbiamo denunciato per primi.
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