Microcar cinesi già pronte a superare le future E-Car in Europa

La Cina fiuta il business e si sta organizzando per una seconda invasione nel Vecchio Continente.
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Dopo il flop elettrico di varie Case in UE (clamoroso quello di Porsche con ricadute pesanti su VW), l’UE punta sulle automobiline a pila, dette simpaticamente E-Car: la Cina fiuta il business e si organizza per invadere il Vecchio Continente con le sue microcar elettriche. Che vetture non sono, ma quadricicli a batteria. Qual è il grosso vantaggio per il Dragone?

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Microcar cinesi in Europa: è tutto pronto

Le auto elettriche Made in China esportate in UE pagano pesantissimi extra dazi: per cui si deve ridurre il margine di profitto. Invece, le microcar cinesi non pagano le tasse. Sin da ora, Bruxelles può sempre pensare di piazzare altri extra dazi contro la superpotenza orientale:

  1. sulle stesse BEV cinesi,
  2. sulle PHEV cinesi a benzina,
  3. sulle microcar elettriche cinesi,
  4. sulle microcar cinesi termiche.
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Linktour Automotive: Alumi in Italia è solo l’inizio

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Ora, una startup sta cercando di farsi strada nel mercato delle micro-auto. Le due nuove Alumi elettriche di Linktour Automotive, i modelli L6e e L7e, misurano poco più di 2,6 metri di lunghezza e hanno una velocità massima rispettivamente di 45 km/h e 90 km/h. D’altronde, le E-Car non sono certo le Volvo station in grado di viaggiare da Napoli a Stoccolma.

La startup cinese è pronta a lanciare la sua serie compatta elettrica Alumi in Italia a novembre 2026, puntando a vendere 20.000 unità in tutta Europa nel 2026, nel tentativo di rivoluzionare il mercato della mobilità elettrica entry-level. “Siamo stati concentrati sul mercato estero fin dall’inizio. Non abbiamo il fardello di un mercato interno”, ha dichiarato il direttore generale di Linktour, William Tang, al salone dell’auto di Monaco.

Tutto in piccolo

Piccoli mezzi da zona, da quartiere, più che da metropoli, progettate per spostamenti micro in spazi urbani più stretti. Per Linktour, l’espansione all’estero rappresenta sia un’opportunità di crescita sia un banco di prova per verificare se i micro-EV possono trovare un appeal di massa oltre l’Asia. Dopodiché, la vera battaglia si combatterebbe in fatto promozioni speciali, con finanziamenti, leasing e noleggio a lungo termine.

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Darebbero noia anche a Stellantis

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I cinesi sarebbero un concorrente per diverse Case nel settore delle microcar: citiamo la Fiat Topolino e la Citroën Ami. Anche perché la serie Alumi introduce innovazioni come un telaio interamente in alluminio e batterie integrate direttamente nella struttura del veicolo. Linktour scommette che queste caratteristiche di design, insieme all’accessibilità economica, aiuteranno le micro-EV a farsi strada in un mercato europeo sempre più aperto alle auto elettriche cinesi.