Duello in salsa francese all’interno di Peugeot fra i cugini Robert e Xavier, riporta Les Echos: uno dei due andrà a rappresentare la Casa dentro Stellantis. In base all’esito della contesa, la strategia del colosso euroamericano potrebbe mutare. La dinastia Peugeot rimane l’anima – dal 1810 – dell’industria automobilistica francese. Oggi è terzo azionista di Stellantis con il 7,7% del capitale e l’11,9% dei diritti di voto tramite la holding Peugeot 1810. Uno fra Robert e Xavier rappresenterà la famiglia nel consiglio di amministrazione Stellantis. I Peugeot sono gli unici tra i grandi azionisti – accanto agli Agnelli-Elkann (15,9%) e allo Stato francese attraverso Bpifrance (6,7%) – a poter aumentare la propria quota, incluso il diritto di rilevare il 1% di Dongfeng quando il partner cinese deciderà di uscire.
Duello fra i cugini Peugeot: la premessa
La premessa è che il CEO, Antonio Filosa, subentrato a Carlos Tavares dopo un biennio delicato per i profitti, ha rivoluzionato la squadra. Molta più Italia, con parecchi manager italiani già vicini all’ex FCA. I francesi Arnaud Deboeuf (stabilimenti) e Jean-Philippe Imparato (Europa) sono stati sostituiti rispettivamente da Francesco Ciancia e Emanuele Cappellano, con Imparato CEO Maserati. Il dirigente di origini campane ha puntato fortissimo sugli USA, investendo 13 miliardi di dollari. Per quanto riguarda l’Europa, il discorso è chiaro: no al ban termico 2035, sì alle ibride (PHEV), doppio binario per la valutazione delle emissioni di auto e commerciali. E multe UE su cinque anni anziché tre anni. In generale, neutralità tecnologica in Europa per salvaguardare produzione e occupazione.

Se vince Robert Peugeot
Robert Peugeot, 75 anni, vicepresidente del board e protagonista della fusione PSA–FCA., ingegnere e figura chiave nella trasformazione finanziaria del Gruppo, ha guidato per anni Peugeot Invest. La sua presenza rafforzerebbe l’orientamento alla stabilità finanziaria, alla diversificazione degli asset del Gruppo e alla continuità strategica generale. Con enfasi su redditività, efficienza e valore per gli azionisti. Se vincesse, si avrebbe un sostegno più forte all’attuale modello di gestione di Stellantis, focalizzato su massimizzazione dei margini e strategia finanziaria.

Se vince Xavier Peugeot
Xavier Peugeot, 60 anni, manager da tempo del gruppo, capo del marchio DS propone una linea più radicata nel mestiere automobilistico. Più attenzione ai marchi del Gruppo ex PSA, al prodotto, alla tradizione e ai volumi di produzione in Europa. Se vincesse, potrebbe significare una maggiore voce interna che spinge per rafforzare le radici produttive nel Vecchio Continente.
Una specie di esame
Il 20 novembre i due candidati si presenteranno innanzi a Établissements Peugeot Frères (presieduta da Frédéric Banzet), Peugeot Invest (guidata da Édouard Peugeot, figlio di Robert), e Peugeot 1810 (la holding che custodisce le partecipazioni in Stellantis e Forvia, presieduta da Marie-Hélène Peugeot, sorella di Xavier). La selezione si concluderà entro fine 2025 con un voto a maggioranza semplice. Il nome prescelto sarà poi proposto agli azionisti dell’assemblea 2026.
Vecchie tensioni
Da evidenziare che nel 2014 si ebbe la frattura tra Thierry Peugeot e Robert sulla recapitalizzazione di PSA, che portò all’ingresso dello Stato francese e di Dongfeng e alla drastica riduzione della quota familiare.
