Stellantis d’Arabia: accordo con gli Emirati 

Accordo Stellantis per un polo industriale ad Abu Dhabi da 30 miliardi di dollari l’anno, dopo i 13 miliardi investiti in USA.
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Il Gruppo Stellantis guidato dal CEO Antonio Filosa è scatenato: accordo per un polo industriale ad Abu Dhabi, come riporta gulfnews, dopo i 13 miliardi investiti in USA. Quindi, la società fa rotta sul Golfo Persico su un mercato che vale ma con un solo produttore locale. Il colosso ha infatti firmato un accordo di cooperazione strategica con Abu Dhabi Investment Office (ADIO) e l’Abu Dhabi Ports Group, per sviluppare un ecosistema automobilistico integrato ad Abu Dhabi. La partnership mira a posizionare l’emirato come centro regionale per le esportazioni automobilistiche, le tecnologie di mobilità avanzata e l’innovazione industriale. Gli Emirati intendono diventare un hub globale per commercio e manifattura.

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Stellantis in collaborazione con ADIO

Stellantis collaborerà con ADIO per esplorare opportunità di investimento nel crescente settore automobilistico di Abu Dhabi: sfrutterà l’infrastruttura logistica dell’emirato e un contesto favorevole agli investitori. ADIO e AD Ports Group forniranno supporto strategico e soluzioni per la catena di fornitura per rafforzare la produzione locale. L’iniziativa è in linea con l’Automotive Sector Programme di ADIO, lanciato con la campagna “Make it in the Emirates” per attrarre Case internazionali ed espandere la base industriale di Abu Dhabi.

Quanti soldi ballano

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Gli Emirati rappresentano un mercato ricchissimo per le auto di lusso, con l’industria automotive in crescita. Il mercato delle auto nuove vale 6,4 miliardi di dollari annui, e quello dei veicoli usati supera i 20 miliardi. A parte, abbiamo supercar e hypercar. Giustamente, si va dove esiste qualche possibilità di business legato alle auto del futuro, sia esse di lusso, autonome, elettriche, PHEV, piene seppe di ADAS o altro.

Le Case da quelle parti? La W Motors, fondata a Beirut nel 2012 e ora con sede a Dubai: fa supercar come la Lykan Hypersport, resa famosa da film come Fast & Furious 7, e il SUV Ghiath della Polizia di Abu Dhabi. È la prima azienda del Medio Oriente dedicata alla progettazione e produzione di auto ad alte prestazioni. Produce in parte a Torino, nello stabilimento dell’austriaca Magna Steyr: design è in collaborazione con lo Studiotorino.

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I protagonisti

Per Mohammed Al Kamali, Chief Industry and Trade Officer presso ADIO, la partnership “egna un passo strategico verso il potenziamento dell’ecosistema industriale e commerciale di Abu Dhabi e accelera l’ambizione dell’emirato di costruire un hub automobilistico e commerciale pienamente integrato. Per Patrick Labilloy, Senior Vice President e Head of Planning di Stellantis MEA, Abu Dhabi offre la visione, l’infrastruttura e la connettività necessarie per plasmare il futuro della mobilità attraverso elettrificazione, trasporto autonomo e mobilità urbana sostenibile.

Se l’Europa è questa, saranno dolori

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Come dar torto a Stellantis che punta su USA ed Emirati Arabi? Nessun CEO automotive, nessun top manager, nessun dirigente di medio livello vorrebbe avere a che fare con costi dell’energia spaventosi, regole complicatissime, ideologie green basate da dogmi assurdi. Chiaro che ci si indirizzi altrove. Ci sarebbe anche la Cina, ma qui i competitor sono così affamati da causare un minimo di soggezione. Tant’è vero che la stessa invasione di auto elettriche in UE incute timore, coi dazi di Bruxelles davvero inutili se non dannosi e contropoducenti.