Volkswagen vuole battere le elettriche cinesi con le concessionarie nel 2026

Volkswagen interrompe la vendita diretta delle auto elettriche: nel 2026 vuole battere le cinesi con le concessionarie.
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Retromarcia del marchio Volkswagen: interrompe la vendita diretta delle auto elettriche in stile Tesla, e nel 2026 vuole battere le cinesi con le concessionarie. Che invece pareva dovessero diminuire in Europa, sul modello della Casa di Musk. Ma il problema non è il venditore, che serve, orienta, rassicura. Il guaio è proprio l’oggetto, il bene. Sicché no al tutto web con intermediario scavalcato, dice Handelsbatt. 

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VW affida nuovamente il business delle auto elettriche in Europa interamente alle concessionarie 

La Casa automobilistica pone così fine a una lunga controversia fra top manager e concessionarie. Che sembrava fossero messe in un angolo. Un esperimento che ha impegnato per anni il gigante tedesco che, per il momento, è storia: Volkswagen sta ponendo fine alle vendite dirette tramite il cosiddetto modello di agenzia per i clienti privati in tutta Europa. Dopo discussioni bollenti con le associazioni delle concessionarie, il marchio VW tornerà gradualmente al modello tradizionale di concessionaria per i veicoli elettrici. In Germania, la casa automobilistica aveva già abbandonato il controverso modello di vendita lo scorso anno.

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Martin Sander, responsabile vendite del brand VW, ha confermato il passaggio, spiegando: “Facciamo affidamento sulla forza imprenditoriale delle nostre concessionarie: nessun altro modello può sostituirla. Per questo motivo, come marchio, abbiamo deciso di porre fine al modello di agenzia per la vendita di auto elettriche in Europa”. Il modello di agenzia rimarrà in vigore solo per i clienti delle flotte. Ha dimostrato la sua validità per anni in questo settore, ha aggiunto Sander.

Modello di agenzia auto: un canale di distribuzione controverso

Volkswagen ha rivoluzionato il settore con l’introduzione delle vendite tramite agenzia per le auto elettriche a partire dal 2020. Ispirandosi al produttore statunitense di auto elettriche Tesla. Volkswagen, che commercializza direttamente i suoi veicoli, ha assunto la gestione dei prezzi delle sue elettriche e si è fatta carico del rischio finanziario. Le concessionarie erano state ”oscurate” ottenendo un margine di profitto significativamente inferiore per il loro lavoro.

Netta separazione fra cliente auto privato VW e flotte

Pertanto, per le flotte delle grandi aziende, non si passa attraverso la concessionaria. Ma il privato e il piccolo partita IVA si rivolge ancora al venditore, che vale oro. Fra l’altro, il compratore ha modo di fare domande specifiche sull’autonomia reale, sulle prestazioni, sui tempi di ricarica. E trova formule giuste per impedire che il valore futuro residuo della BEV VW crolli: ci sono finanziamenti con le garanzie sufficienti. In modo analogo, nella rata suggerita, riesce a piazzare contratti chiave come quello assicurativo.

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Resta il guaio Cina

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Resta il problema della strapotenza cinese. Le elettriche orientali costano meno e hanno un elevatissimo contenuto tecnologico. Il governo teutonico nel 2019, col Green Deal UE, ha involontariamente spalancato il portone a Pechino, che ora ne approfitta. Sia la stessa Germania sia i colossi con VW ne pagano le conseguenze. L’esecutivo ha così paura del Celeste Impero da andare nel panico: se non piazza gli incentivi, le elettriche non si vendono; se introduce i bonus, un sacco di soldi dello Stato (contribuenti) finisce nelle tasche della nazione della Grande Muraglia. Povera Berlino verde: s’è ficcata in un tunnel nero.