BYD attacca ironicamente il governo sugli incentivi auto elettriche 2025: siccome gli sconti statali sono un caos, BYD parla di casino e casinò piazzando propri ecobonus di 10 mila euro. Fra le fake dei presunti media importanti che parlano di incentivi a settembre e la confusione creata dai siti (col copia incolla frenetico e i titoli acchiappa clic), e i ritardi dell’esecutivo, si incunea il gigante cinese.
Incentivi statali: casino o casinò?
Ecco il messaggio. “Prima la confusione di regole, la burocrazia e le corse contro il tempo. Poi la lotteria delle prenotazioni, i molteplici processi approvativi, i fondi prima assegnati e poi revocati. Un vero spettacolo… ma non per chi vuole davvero abbracciare una scelta di mobilità più sostenibile. Per questa ragione, in caso di rottamazione, riconosciamo sulla nostra gamma fino a 10.000 € di bonus BYD. Niente roulette di requisiti, niente slot di prenotazione, niente blackout di fondi. Solo trasparenza, semplicità e accesso garantito. Perché la mobilità sostenibile non deve essere un privilegio, ma un diritto. Offerta valida fino al 30 settembre 2025, previa rottamazione veicoli Euro 5 e non cumulabile con altre iniziative e incentivi”.

BYD contro il governo sugli incentivi auto elettriche 2025
Da mesi (altro che settimane) sappiamo come il governo italiano abbia previsto nuovi incentivi per il settore auto. Tuttavia non è chiaro quando arriveranno perché ci sono un sacco di paletti e di cavilli burocratici né a chi andranno: ISEE, zone particolari, rottamazione. Regole infernali. Più l’Eco-score misterioso. BYD lancia l’iniziativa “CASI-NO incentivi statali”. Il marchio offre a tutti i clienti un contributo fino a 10.000 euro, nel caso si debba rottamare un’altra auto, omologata fino a Euro 5, contestualmente all’acquisto di una BYD, elettrica o PHEV con tecnologia DM-i. Quindi sia per le elettriche sia per le ibride ricaricabili. Nel frattempo, occhio alle altre fake: molti dicono che BYD vende solo elettriche BEV. Idiozia: in realtà vende in Europa anzitutto termiche PHEV.
Incentivi che casino
La parola CASI-NO fa riferimento alla burocrazia e alla scommessa di riuscire a ricevere gli attesi incentivi: saranno infatti erogati solo per i cittadini con un certo reddito ISEE, e se residenti in determinate aree considerate più bisognose di un ricambio del parco circolante. Build Your Dreams punta ad anticipare il governo, eliminando tutti i paletti. Sconti facili per tutti: reddito e residenza non c’entrano niente. Tutto semplice: con questo incentivo privato, il prezzo di una BYD Seal può scendere a 35.000 euro. Il SUV Sealion 7 a 37.400 euro. La formula è “fino a 10.000 euro”: dipende dal modello. C’è da rottamare, ma fino a Euro 5.
Il prossimo passo di BYD secondo noi: colonnine veloci
Siccome le colonnine veloci sono poche e tenute male, vandalizzate, il prossimo passo di BYD secondo noi è sostituirsi ancora alla burocrazia: piazzare proprie stazioni di ricarica rapide in modo diffuso e capillare in tutta Italia. Lì dove la burocrazia europea soffoca, arriva la Cina: efficiente, iper attiva, per la mobilità pulita.