Sindacati italiani (e Canada) contro l’investimento di 13 miliardi di dollari in USA, dove l’obiettivo è far sì che Jeep torni gallina dalle uova d’oro. Il presidente del Gruppo John Elkann difende il piano del CEO Antonio Filosa: se la società è forte in terra yankee, allora è forte anche in Italia. “Le opportunità per Stellantis negli Stati Uniti sono grandi, e se siamo forti lì, lo saremo anche in Italia”. Sono le sue parole nel corso del Gala per il 50° anniversario della National Italian American Foundation che si è tenuto nel fine settimana a Washington.
Stellantis accelera in USA
Parliamo del più importante investimento nella storia del gruppo nato dalla fusione tra FCA e PSA. Ora è il momento giusto, con Trump pro termico e che potrebbe anche riservare bonus a chi fa auto negli States. Tutto il contrario di quanto avviene in UE, dove Bruxelles vede solo elettrico. Chiaro che un po’ tutti i Gruppi tradizionali siano restii a investire grosse somme qui. Ormai la Cina è destinata a stravincere in Europa con le sue BEV. “Abbiamo deciso di investire perché vediamo grandi prospettive in America e se Stellantis sta bene, è una buona notizia anche per l’Italia”, rassicura Elkann.
Il CEO Filosa incontra oggi i sindacati a Mirafiori
Alle 16.30, l’amministratore delegato Antonio Filosa incontrerà per la prima volta i sindacati italiani al Centro Stile di Mirafiori. Argomento, la produzione nazionale ko, dopo i dati diffusi dalla Fim-Cisl che parlano di un crollo del 31,5% dei volumi nei primi nove mesi del 2025: 265.490 veicoli prodotti, con metà lavoratori sotto ammortizzatori sociali. Per l’intero anno, le stime indicano poco più di 300 mila vetture prodotte in Italia. Statistiche che spaventano gli addetti e i sindacati.
- A Torino lo stabilimento di Mirafiori si prepara a inaugurare la produzione della nuova 500 ibrida a novembre: le prima 5 mila unità entro fine 2025 e 100 mila all’anno dal 2026. Ma appunto solo l’anno prossimo si vedrà qualcosa. I sindacati chiedono un secondo modello per garantire la piena occupazione.
- Pomigliano resta operativa grazie alla produzione della Fiat Pandina: in attesa, dal 2028, della nuova piattaforma Small.
- Melfi punta sulla piattaforma STLA: DS8 elettrica, Jeep Compass full electric e ibrida tra fine ottobre e novembre 2025,poi DS7 e Lancia Gamma nel 2026.
- Cassino spera nell’ibrido Alfa Romeo nel 2027.
- Maserati, ora affidata a Jean-Philippe Imparato, è un caso a sé.
- Termoli, dove doveva sorgere una Gigafactory della joint venture Automotive Cells Company (Acc), è un punto di domanda.

Intanto Stellantis investe in Arabia
Il Gruppo scommette anche in Arabia: si cercano sbocchi profittevoli in aree in crescita. Il colosso ha firmato un accordo di cooperazione strategica con Abu Dhabi Investment Office (ADIO) e l’Abu Dhabi Ports Group, per un ecosistema automobilistico integrato ad Abu Dhabi. L’emirato vuol divenire il centro regionale per le esportazioni automobilistiche, le tecnologie di mobilità avanzata e l’innovazione industriale. Insomma un hub globale per commercio e manifattura.