No al bando termico 2035 e sì alle auto ibride oltre. Lo dice il presidente Stellantis John Elkann in un’intervista a Politico: un pressing sulla Commissione UE in vista della riunione del 10 dicembre 2025 decisiva per il futuro della mobilità. In quella data l’UE cercherà soluzioni contro la distruzione dell’industria auto europea dovuta al flop dell’elettrico e infatti, se le cose andassero bene non ci sarebbe nessuna riunione.
PHEV ed EREV: sì di Elkann
Il primo punto di un insieme di richieste riguarda PHEV ed EREV. Cioè come tutti sanno le due ibride particolari. Una è plug-in: motore a benzina con batteria ricaricabile. L’altra è una range extender a due motori con l’onnipresente termico. No quindi al tutto elettrico, alla BEV. C’è una spinta anche a favore dei carburanti alternativi per le termiche.
PHEV, che evoluzione
Oggi l’architettura PHEV si è evoluta alla grande, aggiungiamo. Grazie alla perfetta integrazione del motore termico, le PHEV annullano l’ansia da percorrenza delle elettriche. Permettono di viaggiare in modalità elettrica per il pendolarismo quotidiano, ma garantiscono la libertà di affrontare qualunque viaggio lungo con massima efficienza su lunghe distanze. Si adattano a ogni stile di vita, eliminando la necessità di compromessi. Rappresentano il ponte tecnologico ideale e accessibile che introduce gli automobilisti all’elettrificazione eventuale.
La combinazione sinergica della coppia istantanea del motore elettrico con la potenza del motore termico offre strepitosi 0-100. Sotto questo profilo, la Cina è avanti e chiede cautela alle Case.
E-Car ibrida PHEV al posto delle caffettiere UE
Considerando che si viaggia attorno a 13 anni di età media del parco circolante europeo, con ripercussioni su sicurezza stradale e inquinamento, la seconda idea di Elkann è una mega rottamazione europea pagata dall’UE con vari incentivi e sgravi fiscali. Si butta il vecchio e arriva il nuovo. Aggiungiamo: magari la famosa E-Car ma PHEV, non elettrica. Le auto Plug-in Hybrid (PHEV) di piccole dimensioni (segmento B/C compatto) e a prezzo accessibile rappresentano la perfetta sintesi di pragmatismo e tecnologia avanzata.
Autonomia elettrica (tipicamente 40-60 km) per coprire il tragitto casa-lavoro e le commissioni quotidiane in modalità elettrica azzerando i consumi di benzina nell’uso più frequente. Il prezzo di listino, sebbene superiore a un ibrido full o termico, è significativamente più basso rispetto a quello di una BEV equivalente. Altro che E-Car da 20 mila euro. A nostro avviso si scende a meno della metà.
Il motore elettrico, pur essendo secondario, fornisce una coppia istantanea che rende l’auto estremamente reattiva e scattante: una simpatica vettura piacevole da guidare. Essendo una tecnologia consolidata e percepita come senza vincoli dal pubblico, le PHEV compatte mantengono una domanda elevata nel mercato dell’usato. Il famoso valore futuro viene protetto.

Elogio alle EREV: ottime macchine
Le Extended Range Electric Vehicles (EREV)sono una soluzione ingegneristica brillante e spesso sottovalutata. A differenza delle PHEV convenzionali, il cui motore termico può intervenire per la trazione, nelle EREV la vettura è sempre mossa esclusivamente dal motore elettrico. Il motore a combustione interna genera energia per ricaricare la batteria. Questo garantisce massima fluidità, silenziosità e la coppia immediata. Il motore termico funge da generatore di bordo e lavora quasi sempre a un regime di giri costante e ottimale. Le EREV richiedono pacchi batteria più piccoli e leggeri rispetto alle BEV, mantenendo l’autonomia elettrica sufficiente per il 90% degli spostamenti quotidiani. Poiché il motore a benzina non è collegato alle ruote, la trasmissione meccanica risulta meno complessa rispetto a un sistema ibrido parallelo tradizionale. È il nostro sì anche alle E-Car EREV.
